In Svizzera abita più di un milione di persone che ha diritto di voto nell’UE. È a tutti questi che il ForumAlternativo rivolge un appello in vista delle elezioni del Parlamento Europeo del prossimo 25 maggio. L’Unione Europea attraversa una profonda crisi, soprattutto perché al suo interno diventa sempre più schiacciante il dominio delle forze neoliberali, che hanno completamente tradito il progetto iniziale, quello di creare un’alternativa più sociale al modello capitalistico di tipo anglosassone.
Abbandonata, dopo l’apertura ai paesi dell’Est, l’aspirazione ad una progressiva unificazione politica e non solo economica, l'UE si allinea militarmente sempre più alla NATO mentre la politica economica è oramai solo al servizio del grande capitale. A farne le spese sono soprattutto i paesi dell'Europa del Sud, dove la crisi e quindi la povertà stanno raggiungendo livelli fin qui inimmaginabili per il ventunesimo secolo. Riteniamo quindi molto positivo che la Sinistra dei vari paesi europei abbia scelto Alexis Tsipras, il coordinatore di SIRIZA (il partito che tutti i sondaggi danno come vincente in Grecia) quale capolista per le elezioni europee.
Il ForumAlternativo invita tutti i cittadini in Svizzera e in particolare in Ticino che hanno diritto di voto nell’EU a votare quindi il prossimo 25 maggio per una delle componenti nazionali che affluiscono nella “Lista Tsipras per un’altra Europa”. Contrariamente a quanto sbandierato dai pifferai delle varie destre populiste, noi siamo convinti che ogni chiusura nell’ambito dei confini nazionali danneggerà ancora ulteriormente i salariati. È infatti evidente che l’attuale strapotere dei grandi monopoli capitalistici può essere combattuto e infranto solo a livello continentale. E questa è la prospettiva portata avanti dalla lista Tsipras. E contrariamente a quanto sostenuto dal PSS, riteniamo invece che non valga la pena sostenere la lista Schulz, che raggruppa tutte le forze social-democratiche, compreso il PD italiano. Sia Schulz stesso che, soprattutto, la SPD tedesca sono difatti corresponsabili dell’attuale situazione di crisi, non essendosi mai veramente opposti alle demenziali politiche di austerità e ai Diktat della Troika.