Partiti borghesi e Governo allo sbando

L'editoriale - Q48

 

Era dalla grande manifestazione ai tempi dello sciopero delle Officine che non si vedeva più una folla così numerosa come quella che ha inondato sabato 20 gennaio il viale della stazione di Bellinzona.

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Misure di risparmio, dettate dall’ignoranza di molti politici

Audiolettura integrale

 

Il governo ticinese ha annunciato una serie di misure di contenimento della spesa pubblica per rientrare nei parametri del pareggio del conto economico del Cantone entro il 2025 imposti dal decreto Morisoli, votati dal Gran consiglio e dall’elettorato ticinese successivamente. Da un punto di vista economico, le misure hanno senso?

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È l’ora della piazza

di Franco Cavalli

 

Oltre 5.000 manifestanti hanno riempito la sera del 22 novembre la piazza antistante al Governo a Bellinzona per esprimere la loro opposizione, anzi la loro rabbia per i cosiddetti piani di rientro previsti dal Consiglio di Stato. 

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Dopo gli sgravi, piovono i tagli

di Francesco Bonsaver

 

Prima scavi la fossa, poi chiedi sacrifici per coprirla. Nel 2020, il Cantone aveva tagliato le entrate riducendo per tre anni il coefficiente cantonale d’imposta dal 100 al 97%. Guardando i consuntivi sul gettito d’imposta delle persone fisiche, l’impatto della riduzione del coefficiente cantonale sui tre anni è stato tra 120 e 150 milioni di entrate in meno per le casse cantonali.

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Liberalizzazione del Mercato Elettrico, danni collaterali sempre più importanti

di Bruno Storni, consigliere nazionale

 

Tutto parte dagli anni 80 quando in Gran Bretagna la signora Thatcher emulando l’analogo USA Ronald Reagan, dà il via a spinte liberiste in vari settori dei servizi pubblici.

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Pensioni pubbliche, una lotta per la comunità

di Francesco Bonsaver

 

17mila lavoratori, il 7% della forza lavoro cantonale, sta lottando per non vedersi diminuire drasticamente le rendite pensionistiche. Sarebbe il secondo taglio subito nel giro di quindici anni, che ridurrebbe le loro rendite del 40%.

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Servizio pubblico - Intervista a Federica De Rossa

di RedQ

 

Con la professoressa Federica De Rossa, autrice de Il servizio pubblico, strumento di effettività dei diritti fondamentali del cittadino, che dal primo gennaio assumerà la carica di giudice del Tribunale federale, facciamo il punto sul contesto giuridico del servizio pubblico.

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No al furto delle pensioni!

Come distruggere una cassa pensioni pubblica

di RedQ

 

C’era una volta la Cassa Pensioni dei dipendenti dello Sato del Canton Ticino, una cassa pensioni all’altezza di un Cantone che rispettava i propri dipendenti e garantiva loro una rendita pensionistica degna di questo nome. 

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Giù le mani dalle nostre pensioni!

di Fabio Dozio

 

In settembre si voterà sulla proposta di stabilizzazione dell’assicurazione vecchiaia e superstiti AVS21. Un progetto da rimandare al mittente.

No all’aumento dell’età pensionabile per le donne!

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No ai tagli, sì ai bisogni

di Fabio Dozio

 

Votate no e fate votare no! Il prossimo 15 maggio i cittadini ticinesi dovranno esprimersi sulla misura che impone il pareggio dei conti del Cantone entro la fine del 2025.

La destra non demorde, ma intona sempre la solita solfa.

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Sui binari dell’ingiustizia o di mafia e cantieri

di RedQ

 

Un’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Milano per infiltrazioni della ‘Ndrangheta nella costruzione e nella manutenzione delle linee ferroviarie italiane. È l’ultima notizia che riguarda la Generale Costruzioni Ferroviarie (GCF) che ha una sede anche a Bellinzona. 

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FFS: servizio pubblico sul binario morto?

di Fabio Dozio

 

Se non fosse vero, potrebbe sembrare una barzelletta. La nuova stazione ferroviaria di Mendrisio, costruita nel 1874, è stata completamente riattata lo scorso anno, con un investimento di 5 milioni di franchi. Alla presentazione dell’opera, in dicembre, si è scoperto che l’edificio è privo di bagni, di gabinetti, di toilettes. 

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Servizio pubblico o disinformazione?

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare nei nostri Quaderni, il TG della RSI purtroppo non sempre brilla per oggettività e rigore, in particolare quando si parla di paesi dell’America latina invisi all’Occidente (ma non solo). 

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Posta. Proposte incredibili

PIAZZA APERTA - Graziano Pestoni*

 

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La Posta c’è… ma il servizio pubblico dov’è?

Riuscirà Christian Levrat a fare qualcosa di sinistra?

di Fabio Dozio

 

Pensionati traditi. La Posta ha deciso di tagliare i duecento franchi all’anno che elargisce ai suoi pensionati. Una misura di risparmio che syndicom, il sindacato dei dipendenti, ha stigmatizzato con una lettera inviata al CEO Roberto Cirillo.

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No alla liberalizzazione totale del mercato dell’energia elettrica

PIAZZA APERTA - Diego Lafranchi, ASP*

 

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Lo sgre­to­la­mento dello Stato

di Graziano Pestoni*

 

In que­sti giorni è ini­ziata la rac­colta delle firme per il refe­ren­dum con­tro la deci­sione del Gran Con­si­glio di intro­durre il pareg­gio dei conti dello Stato entro il 2025, tra­mite il con­te­ni­mento della spesa. Una misura ten­dente a ridurre il ruolo dello Stato. I ten­ta­tivi di ridi­men­sio­nare lo Stato non sono nuovi.

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SOLIDARIETÀ ALLA MANIFESTAZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI TICINESI

di Red

 

Mercoledì 15 settembre 2021 ore 17:00 una rappresentanza dei dipendenti dello Stato, sono circa 16 mila persone, scenderanno in Piazza Governo a Bellinzona per sensibilizzare la popolazione e i nostri politici della situazione in cui versa la fu Cassa Pensione dello Stato ora IPCT.

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Difficile da credere

PIAZZA APERTA - Graziano Pestoni*

 

 

 

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NO al meno Stato

PIAZZA APERTA - ASP, Ass. per la difesa del Servizio Pubblico

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Il liberismo spara sulla Posta

di Fabio Dozio

 

Il vento del liberismo continua a soffiare in Svizzera. Eppure solo un anno fa il Forum economico mondiale di Davos sottolineava che il capitalismo dovrebbe cambiare marcia e pensare non solo ai profitti, ma anche agli interessi dei cittadini.

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Postfinance: una nuova scellerata decisione

di ForumAlternativo

 

Non bastano i problemi di funzionamento della Posta e delle FFS provocati dalla loro trasformazione in società anonima. Non bastano le chiusure, penalizzanti per gli utenti, di migliaia di uffici postali. Non bastano i ritardi e gli incidenti delle nostre ferrovie. 

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EOC, una gratifica dal retrogusto amaro

di Forum Alternativo

 

L’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), dopo lunghe riflessioni, ha deciso di attribuire una gratifica di 500 CHF ai suoi dipendenti “che durante la prima ondata pandemica sono stati in grado di fornire un contributo straordinario nel momento di massima necessità”. 

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Fosse solo la Rete Due!

di Nelly Valsangiacomo

 

Poche e frammentarie informazioni sono emerse dalla direzione della Rsi in queste due settimane, forse nemmeno in grado di rassicurare chi vedrebbe di buon occhio un’importante revisione delle reti radiofoniche; un’avarizia di informazioni persino all’indirizzo della Corsi, organo di controllo interno sugli indirizzi di programma.

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L’avidità cannibalizza il servizio postale

di Red

 

Per ottenere maggiori bonus, i manager della Posta sono disposti ad ogni sacrificio.

Naturalmente non il loro. Ma quello imposto ai dipendenti e all’utenza, cioè, in sintesi, alla comunità. 

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Postfinance, ringrazia ma licenzia

di ForumAlternativo

 

“Un sentito ringraziamento ai collaboratori … Vogliamo diventare la banca numero uno in Svizzera … Siamo già leader nel traffico di pagamenti”.

Queste affermazioni sono contenute nel rapporto di gestione 2019 di Postfinance. Un bilancio e obiettivi estremamente positivi. E non si trovano accenni a nessun problema.

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Tagli lineari alla SSR. Una strada sbagliata

PIAZZA APERTA - Ass. per la difesa del servizio pubblico (ASP)

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Denuncia contro una trasmissione anti-cubana della Radio Romanda

di Franco Cavalli, Medicuba Europa

 

Con l’appoggio di una settantina di personalità (tra cui Dick Marty, Jean Ziegler e diversi professori delle facoltà di medicine svizzere) ho recentemente inoltrato denuncia all’autorità federale di sorveglianza radiotelevisiva... 

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Assemblea ASP 2020

Per il servizio pubblico un’assemblea dai temi forti

Quando oltre vent’anni fa le pulsioni privatistiche stavano per consegnare all’economia privata il servizio pubblico legato all’energia, nacque l’Associazione per la difesa del servizio pubblico (ASP).

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Direzione RSI. L’importanza del servizio pubblico radiotelevisivo

PIAZZA APERTA - Ass. per la difesa del servizio pubblico

 

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Giustizia per gli operai di Alptransit

Comitato di protesta *

 

Tra l’estate 2017 e l’estate 2018 sono stati posati i binari all’interno della galleria di base del Monte Ceneri, tappa conclusiva di Alptransit, la Nuova Trasversale Ferroviaria Alpina. Il tunnel del Monte Ceneri, lungo oltre 15 km, cambierà radicalmente la mobilità del Canton Ticino, dimezzando i tempi di percorrenza tra i principali centri del Cantone.

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FFS: una risposta deludente

Associazione per la difesa del servizio pubblico

 

Lo scorso mese di giugno l’Associazione per la difesa del servizio pubblico ha scritto una lettera alla presidente della Confederazione e direttrice del DATEC, Simonetta Sommaruga, con la quale chiedeva un autorevole intervento per migliorare il servizio delle FFS, nonché per ridurre i prezzi.

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Simonetta Sommaruga vuole privatizzare Postfinance

di ForumAlternativo

 

Purtroppo ci stiamo abituando. Tutto quanto è redditizio è consegnato al privato. Vent’anni fa, il consigliere federale Moritz Leuenberger privatizzò le PTT (poste, telefoni, telegrafi) le ferrovie e tentò di privatizzare totalmente il settore dell’energia elettrica.

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I disastri delle privatizzazioni

di Franco Cavalli

 

Abbiamo parlato spesso dei problemi ingravescenti con cui sono confrontate le FFS e la Posta da quando non sono più delle regie federali, ma parzialmente privatizzate, perlomeno “a metà” se vogliamo essere benevoli.

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Ventesimo Associazione per la difesa del servizio pubblico

2000-2020 Vent’anni controvento

Serata pubblica

Lunedì 17 febbraio 2020 ore 18.00 – 20.00

Aula multiuso Scuola cantonale di commercio, Bellinzona

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Impianti idroelettrici. Riversioni a rischio?

Graziano Pestoni, Ass. per la difesa del servizio pubblico

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C’erano una volta le ferrovie svizzere!

di Franco Cavalli

 

Non passa oramai più giorno che nei social media diversi utenti non si lamentino amaramente delle crescenti disfunzioni nel funzionamento delle nostre ferrovie: ritardi, perdite di coincidenze, annullamenti ed altre “bagatelle” simili si stanno ormai accumulando.

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Il nuovo CEO della Posta non ha tempo per il Canton Ticino

ASS. PER LA DIFESA DEL SERVIZIO PUBBLICO

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NO al principio di sussidiarietà - il grimaldello del meno stato

ASS. PER LA DIFESA DEL SERVIZIO PUBBLICO

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Completamento Alptransit importante anche per Bellinzona

Alessandro Robertini, ForumAlternativo Bellinzona

 

Alla presenza delle autorità cantonali e comunali è stato recentemente inaugurata la nuova composizione ferroviaria Giruno, battezzata Ceneri 2020, a ricordare simbolicamente che fra un anno entrerà in funzione la nuova galleria di base del Monte Ceneri, ...

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La Posta criminalizza i cittadini che vogliono usufruire degli sportelli

Partito Comunista

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Salviamo gli uffici postali e ripristiniamo la regie federale della Posta!

Partito Comunista

Sono tante le firme che negli ultimi anni sono state raccolte contro la chiusura di vari uffici postali. Sono tante anche le prese di posizioni dei Municipi e del Gran Consiglio ticinesi contro questo processo di smantellamento del servizio pubblico. 

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Le FFS vanno male e l’arroganza del Signor Meyer continua – fino a quando ancora?

 ForumAlternativo

 

Il Signor Andreas Meyer, direttore delle FFS, critica i sindacalisti per aver organizzato una manifestazione di solidarietà e di protesta in seguito alla morte di un capotreno, rimasto incastrato in una porta difettosa di una carrozza il 04-08-19 alla stazione di Baden.

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La Posta torni una regia federale!

Unione Sindacale Ticino e Moesa

 

L’USS-Ticino e Moesa chiede all’USS nazionale di lanciare un’iniziativa popolare per ripristinare la regia federale della Posta. Il Gran Consiglio del Cantone Ticino, più di due anni fa, ha votato quasi all’unanimità una risoluzione con la quale chiedeva alla Confederazione di adottare una moratoria per le chiusure degli uffici postali.

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Ri-Nazionalizzare La Posta per evitare la chiusura degli uffici postali!

 Partito Comunista

 

La popolazione dovrebbe sempre potersi opporre mediante una raccolta firme in caso di chiusura di un ufficio postale!

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"Giù le mani dall’Officina" – ora più che mai

di Beppe Savary-Borioli

 

I contrari definiscono “superata” l’idea di sviluppare nelle Officine di Bellinzona un centro di riferimento legato “all’attività, alla ricerca e all’innovazione nel campo della gestione e della manutenzione dei vettori di trasporto”. Eppure, fino a poco tempo fa Consiglio di Stato, Città di Bellinzona e FFS si dichiaravano d’accordo su questa interessante proposta.

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«Ffs, fate vedere il piano industriale»

di Francesco Bonsaver

 

A poche settimane dal voto , le uniche certezze delle nuove Officine sono il dimezzamento del personale e l’abbandono delle attività sui treni merci.  Oggi alle Officine Ffs di Bellinzona lavorano 410 persone. Nel nuovo stabilimento di Castione, i posti saranno 220, stando alle cifre fornite dalle Ferrovie.

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Posta: tutti vogliono la regia federale? E allora votate la nostra iniziativa cantonale!

Partito Comunista

 

La piattaforma Smartvote in vista delle elezioni cantonali del prossimo 7 aprile ha posto una domanda fondamentale ai candidati: "Il Canton Ticino dovrebbe chiedere a Berna di ripristinare la regia federale della Posta (ovvero di rinazionalizzarla)?".

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I sindacati sostengono l’iniziativa popolare “Giù le mani dalle Officine”

Sindacato SEV e UNIA

 

Per il Sindacato del personale dei trasporti (SEV) e per il sindacato UNIA i posti di lavoro e il mantenimento dei posti di lavoro sono sempre stati al centro delle preoccupazioni. E sempre lo saranno, in un Cantone dove l’occupazione dovrebbe essere sempre una priorità.

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FORTI CON I DEBOLI, DEBOLI CON I FORTI

I Verdi del Ticino

 

Sei mesi sono bastati per tagliare, a spese dello Stato, oltre la metà dei posti di lavoro alle Officine FFS, una delle più storiche industrie del cantone. Mentre a sei anni dal lancio dell’iniziativa "Salviamo il lavoro in Ticino" non si è ancora riusciti a legiferare su salari minimi vagamente dignitosi.

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Doris superstar?

di Red

 

In occasione delle sue dimissioni, tutta la stampa ha lodato Doris Leuthard. Avrebbe fatto un lavoro eccezionale a favore del nostro Paese. Ma è proprio vero? Vediamo un po’ cosa ha fatto il suo dipartimento:

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Chiediamo il ripristino delle ex-regie federali!

 USS-Ticino e Moesa

 

I prossimi 30 novembre e 1. dicembre si terrà a Berna il congresso quadriennale dell’Unione sindacale svizzera, la più grande centrale sindacale del nostro Paese. Allo stesso sarà presente una folta delegazione ticinese, rappresentativa dell’USS-Ticino e Moesa e delle Federazioni sindacali (UNIA, VPOD, Syndicom, SSM).

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NO alla liberalizzazione totale del mercato dell’energia elettrica

Associazione per la difesa del servizio pubblico

 

Abbiamo preso atto della proposta della consigliera federale Doris Leuthard sulla liberalizzazione totale del mercato dell'energia elettrica con forte preoccupazione. Siamo contrari alla liberazione, poiché favorisce l’energia derivante dal carbone e dal nucleare e mette in difficoltà le aziende pubbliche come l'AET.

 

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Serata dibattito sulle finanze pubbliche

Ne discuteremo con il professore di macroeconomia all'Università di Friborgo Sergio Rossi e il professore di economia all'Università di Lugano Mauro Jametti.

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Quale futuro per le FFS?

Intervista a Thomas Giedemann, ferroviere e presidente macchinisti ticinesi nel SEV

di Graziano Pestoni

 

Thomas Giedemann ha rinunciato all’automobile in favore del trasporto pubblico di cui è quindi anche utente. Entrato nelle FFS nel 1991 quando le ferrovie erano ancora una regia federale, ha vissuto tutti i cambiamenti che hanno trasformato l’ex regia in ciò che è oggi.

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Privatizzare le autostrade è irresponsabile. A Berna stanno dando i numeri?

Partito Comunista - Ticino

 

Le vie di comunicazione non devono essere esternalizzate: esse appartengono alla collettività e devono dunque essere gestite dall’Ufficio federale delle strade!

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Le privatizzazioni non funzionano, il Regno Unito nazionalizza di nuovo le ferrovie

 

La gestione della tratta orientale torna in mani pubbliche. I Laburisti: “È la dimostrazione che con questo sistema le compagnie guadagnano e i cittadini perdono”.

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Officine, la prospettiva che mi fa dire «non ci sto»

di Gianni Frizzo

 

Evidentemente l’offuscata «silhouette» del «miraggio» dell’Officina più moderna d’Europa (ci assicurano che non viene quindi trasferito l’attuale tornio ininterrottamente in uso dal 1886), profilata all’orizzonte dalle FFS e colorita, dalle istituzioni politiche, da splendenti e pregiati (120 milioni di franchi) colori, vuole ottenere quale effetto sull’opinione pubblica, l’azzeramento della memoria sui fatti autentici.

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Lo strapagato Meyer ricatta il Ticino e la democrazia

di ForumAlternativo

 

In questa fase storica del capitalismo, quasi tutte le decisioni importanti per la vita di noi tutti vengono ormai prese da una ristretta casta di managers superpagati. Studi scientifici hanno dimostrato che a livello globale sono circa 5000 i super managers, tra cui Blocher, Tettamanti, Ermotti e co., che formano questa casta, tutti ben coordinati tra di loro.

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OFFICINA, CHE TRISTEZZA!

di Gian­ni Friz­zo

 

 

Chie­do ve­nia a chi vor­reb­be boc­che cu­ci­te piut­to­sto che “ru­mo­re” (o me­glio, chiarezza), at­tor­no al te­ma del­le Of­fi­ci­ne (OBe).

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Nazionalizziamo la posta

Alberto Togni Partito Comunista

 

Le irregolarità riscontrate nella contabilità della filiale AutoPostale, venute alla luce lo scorso febbraio, hanno mietuto le prime vittime. La direttrice Susanne Ruoff prima e il resto della direzione poi, sono stati silurati con effetto immediato dal Consiglio d’amministrazione della Posta.

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L’USS - Ticino e Moesa chiede il ripristino delle ex-regie federali tramite il lancio di tre iniziative popolari gemelle

di Red

 

Negli scorsi giorni il comitato dell’USS-Ticino e Moesa ha deciso le proposte da sottoporre al Congresso nazionale dell’Unione sindacale svizzera che si riunirà a Berna il 30 novembre e il 1. dicembre 2018.

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Scandalo AutoPostale: nessuno è responsabile

di Graziano Pestoni Presidente USS-Ticino e Moesa

 

Come si ricorderà il mese di gennaio è scoppiato lo scandalo di AutoPostale, una società della Posta Svizzera SA. AutoPostale avrebbe ricevuto dai cantoni sussidi non dovuti. Una pratica illegale.

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C’è ancora posta per te?

di Gabriele Rossi

 

«Ohé, Sandrina, posta!» Cominciavano così molte delle mie mattine d’estate, in vacanza. Seduto al tavolo di cucina vedevo mia madre, la Sandrina, affacciarsi al piccolo pertugio fra le gelosie, accostate per tener fuori il caldo ma lasciar trapelare la luce del mattino.

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Quale futuro per la SSR?

di Graziano Pestoni

 

Il 4 marzo il popolo svizzero ha affossato l’iniziativa No Billag che intendeva sopprimere il canone radiotelevisivo, con il 71.6% di NO. In nessun Cantone è stata accolta, nemmeno in Ticino dove la campagna è stata più aspra.

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Fermate la chiusura degli uffici postali!

di Red

 

Questa mattina il COMITATO PER LA DIFESA DEGLI UFFICI POSTALI ha scritto alla deputazione ticinese alle Camere Federali chiedendo una moratoria sulla chiusura degli uffici postali.

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Posta: la Grande Bugia

di Graziano Pestoni

 

La Posta, ormai tutti lo hanno potuto constatare, sta vivendo grandi cambiamenti: privatizzazioni, smantellamenti, chiusure di uffici, peggioramento delle condizioni di lavoro. La Posta presenta questi cambiamenti come inevitabili. Sarebbero la conseguenza della rivoluzione tecnologica in corso e delle conseguenti mutate abitudini dell’utenza.

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Francia: privatizzazione delle SNCF. Il caos.

di Graziano Pestoni

 

Manuel Macron il presidente francese, ni de droite - ni de gauche, dopo aver soppresso molti diritti dei lavoratori e delle lavoratrici con la modifica della legge su lavoro, ha ora deciso privatizzare le ferrovie francesi e di sopprimere lo statuto dei ferrovieri.

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Sergio Rossi: continueremo a sostenere tesi fallimentari?

 

Intervista di TicinoToday

 

 

Un bilancio, a 20 anni di distanza, delle trasformazioni a cui sono andate incontro le ex PTT, ma anche delle finanze elvetiche più in generale.

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FFS alla canna del gas

di RedQ

 

Vi ricordate lo slogan «viaggio in treno, viaggio sereno»? È dei tempi, non così lontani, di quando le FFS, assieme alle PTT, erano uno dei fiori all’occhiello della Svizzera? Ora invece quando se ne parla è soprattutto o per i salari milionari dei loro dirigenti o per le sempre più frequenti disfunzioni.

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Giù le mani dall'officina!

di Red

 

Intervista a Gianni Frizzo

"Come si può pretendere dalle maestranze un’adesione a questo catastrofico progetto?"

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La SSR verrà smantellata come la Posta?

di Red

 

Il 4 marzo i cittadini hanno affondato l’iniziativa No Billag. Nessuno si illudeva che poi sarebbe successo nulla. La rapidità, con la quale è stato sfoderato un attacco in grande stile alla SSR, comunque sorprende. Con quali proposte? Ridurre il canone a 200 franchi; aumentare la pubblicità; più canone ai privati; una parte del canone ai giornali. Ciò significa di fatto una privatizzazione parziale dei servizi radiotelevisivi.

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Officine: se questa è democrazia...

Lo sciopero delle Officine del 2008, il più importante in Svizzera dopo quello generale di 100 anni fa, ha rappresentato sicuramente, e non solo per il Ticino, un avvenimento di portata storica. Se nel 1918 la borghesia svizzera fece intervenire l’esercito contro gli

scioperanti, 10 anni fa si arrivò a un passo dall’occupazione, e quindi dal blocco della linea ferroviaria del Gottardo, ciò che avrebbe sicuramente portato a un massiccio intervento delle forze di sicurezza (e forse anche dell’esercito).


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UPC e No Billag: il derby neoliberista

di Nestor Buratti

 

All'improvviso tutto il Cantone diventò anti-liberista. È successo lo scorso 7 settembre, quando cioè la RSI ha comunicato che non avrebbe trasmesso, per la stagione 2016/2017, i derby di hockey tra Ambrì e Lugano. Una prima per la radiotelevisione pubblica che da tempo immemore trasmette l'amato evento sportivo. Una novità che ha suscitato un mare di polemiche e fiumi di parole sui social network nostrani. Eppure è la legge del mercato, applicata in questo caso ai diritti tv.

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Lo scandalo di AutoPostale SA: tante manipolazioni, un incidente di percorso?

di Graziano Pestoni

 Quanto successo ad AutoPostale, purtroppo, non può sorprendere chi conosce la Posta SA. I conti, da anni, sono opachi, di difficile lettura, eticamente discutibili.

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La scuola è mia e decido io

di Bruno Neri

 

Inclusione ed equità. Chi non potrebbe dirsi entusiasta di una riforma scolastica che riassuma in queste due belle parole le sue ambizioni?

È «La scuola che verrà», prodotta negli uffici di Emanuele Berger, direttore della Divisione della scuola ticinese, e benedetta politicamente dal ministro socialista Manuele Bertoli a capo del Decs.

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Non smantelliamo la RadioTelevisione Pubblica

di Enrico Borelli

 

Come ogni progetto di smantellamento di un servizio pubblico, anche l'iniziativa No Billag, in votazione il 4 marzo prossimo, mira a fare gli interessi di pochi imprenditori e investitori privati a scapito dei cittadini comuni, soprattutto dei più fragili e delle minoranze.

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Malgrado tutto, dobbiamo bocciare NO Billag

di Gerpes

La radio e soprattutto la televisione, spesso, non ci soddisfa.

I servizi informativi sono lacunosi e non di rado di parte. I partiti dominanti e gli interessi del capitale hanno uno spazio privilegiato. Tutto quanto sa di sinistra, per esempio ma non solo in America latina, è presentato in forme non soddisfacenti. Un’analisi particolareggiata dei servizi informativi, salvo rare e lodevoli eccezioni, dimostrerebbe la parzialità di tante notizie.

Appare pure evidente che non sempre i fondi a disposizione sono utilizzati con il dovuto rigore.Ciò non dovrebbe essere il caso per reti televisive pubbliche.

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Ospedale Cantonale Universitario: una necessità?

di Equo

 

L’apposita commissione sanitaria del Gran Consiglio ha firmato i due rapporti l’8 novembre, arriverà quindi presto nel plenum l’iniziativa parlamentare di Simone Ghisla (PPD), firmata da altri 37 Gran Consiglieri, che chiede l’istituzione di un ospedale cantonale universitario di riferimento con sede unica e gestito dall’EOC.

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Graziano Pestoni, La privatizzazione della Posta Svizzera

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Beltraminelli sveglia!

Le iniziative sanitarie:

una risposta della società civile all’inerzia del Dipartimento.

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Ri – nazionalizziamo le aziende pubbliche

di Graziano Pestoni

Alla fine dello scorso anno, Syndicom, il sindacato del personale della Posta, propose al Consiglio federale di adottare una moratoria sulla chiusura degli uffici postali. La richiesta era motivata dal fatto che la Posta, per aumentare gli utili, che permettono di ricompensare con lauti bonus i suoi direttori, sta accelerando il processo di chiusure. In Ticino, secondo i criteri che la Posta stessa si è data, fra pochi anni avremmo ancora ….10 uffici postali.

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Dalla RSI agli ospedali: mobilitiamoci per i beni comuni, i diritti e la dignità!

L’Unione sindacale svizzera - Ticino e Moesa ha convocato negli scorsi giorni diverse forze sindacali e associative per promuovere una mobilitazione cantonale in difesa del lavoro e dei beni comuni. Abbiamo chiesto a Enrico Borelli, segretario regionale di Unia, un breve resoconto di questa prima importante riunione.

 

È stato un incontro molto partecipato, con la presenza di diverse realtà. Adesso si tratta di lavorare alla preparazione di una forte mobilitazione. Dobbiamo dare un segnale deciso alla politica perché siamo arrivati a un punto di non ritorno.

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Un inaccettabile salto indietro

di Graziano Pestoni

 

L’Ente ospedaliero cantonale (Eoc) fu creato dal Gran Consiglio il 20 dicembre 1982. Esso riunì una decina di istituti non in grado di assicurare una medicina moderna e di qualità, gestiti da fondazioni private, fatta eccezione per l’Ospedale Civico di proprietà della Città di Lugano. A quel tempo per diagnosi e interventi appena complessi ci si doveva recare in Svizzera interna, da cui il diffuso detto “il miglior ospedale ticinese è il treno per Zurigo”.

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No allo smantellamento degli Ospedali pubblici!

 Scaricate qui il Formulario per firmare il Referendum

 

Sono moltissime le ragioni per opporsi alla pianificazione ospedaliera votata dal Gran Consiglio e della quale la revisione della Legge sull’Ente Ospedaliero Cantonale (LEOC) è parte integrante.

Ricordiamo i cinque principali motivi:

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Foraggiare

«Non c’è nulla di razionale in tutto ciò, se non l’aspetto di ‘foraggiare’ delle cliniche private». Questo il commento del direttore sanitario dell’ospedale di Mendrisio a proposito della pianificazione ospedaliera che il Gran Consiglio voterà in dicembre. In Ticino quasi la metà dei posti letto si trova nel settore privato, un numero molto più elevato rispetto agli altri cantoni svizzeri. E in Ticino il settore privato ha da sempre dei forti legami con i soliti partiti politici…

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L'ACSI fuori strada

La SSR non potrà più prelevare l’IVA sulla tassa di ricezione dei programmi radiotelevisivi. Lo ha deciso il Tribunale federale. Ciò comporterà una diminuzione delle entrate della SSR, a livello nazionale, di 40 milioni di franchi all’anno. Per far fronte a questa situazione l’azienda ha deciso di ridurre il personale di 250 unità, di cui 49 in Ticino. Oltre ad un problema occupazionale e umano, la qualità del servizio radiotelevisivo, già criticato a volte con qualche buona ragione, subirà un sicuro peggioramento.

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Un duro attacco al servizio pubblico

SCuDO, il servizio di cure a domicilio del luganese, ha deciso di dare la disdetta del contratto collettivo di lavoro.

Si tratta di una decisione incomprensibile, dannosa e irrispettosa. Incomprensibile perché il contratto collettivo, in vigore da anni, è uno strumento moderno ed efficace di gestione del personale; dannosa, perché obbliga il personale a lavorare in situazione di incertezza; irrispettosa, perché la soppressione del contratto collettivo significa pure la soppressione di molti diritti per il personale, per esempio quello di disporre di una commissione incaricata di affrontare con la Direzione i problemi di applicazione del contratto. Essa non considera nemmeno il fatto che l’attività in questi servizi richiede un impegno particolare da parte del personale, confrontato quotidianamente con situazioni difficili.

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