Intervista a Marc Botenga di Damiano Bardelli
Alzi la mano chi ha già sentito parlare del Partito del Lavoro del Belgio (PTB/PVDA)! Visto che la politica belga è poco seguita dai nostri media e dalla grande stampa internazionale, è probabile che questo nome non vi dica molto.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
Tutta la grande stampa internazionale ha sostenuto la tesi secondo la quale l’accordo di pace a tre nel Nagorno-Karabakh sarebbe stato l’ulteriore capitolo di una alleanza ormai strategica tra Putin ed Erdogan che si allungherebbe lungo una dorsale che va dal Caucaso fino alla Libia.
di Roberto Livi, corrispondente dall’Avana
Il primo gennaio è scattata l’“ora zero”. E’ iniziata l’applicazione di una serie di riforme monetario-cambiarie ed economiche (la Tarea Ordenamiento) che il governo socialista aveva varato e sottoposto all’esame della popolazione già da due mesi.
di Simone Pieranni, corrispondente da Pechino
Mentre si rincorrono le voci circa la scomparsa di Jack Ma, è bene procedere a una spiegazione lineare di quanto sta accadendo in Cina, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra Partito Comunista e Stato cinese e i big del mondo tecnologico, in particolare Alibaba e Tencent.
di Michele Giorgio, corrispondente dal Medio Oriente
Donald Trump ha lasciato la Casa Bianca a Joe Biden, ma il trumpismo, ben rappresentato dall’assalto al Campidoglio, resterà vivo e vegeto a lungo. Non solo negli Stati uniti.
di Luca Celada, corrispondente da Los Angeles
Ora che c’è un nuovo inquilino nella Casa bianca, il primo regime populista americano può dirsi tecnicamente concluso.
di Paolo Favilli*
Crisi di governo. Grazie agli «utili idioti» di sinistra che hanno proclamato la «fine della lotta di classe», proprio quando era in corso il più colossale trasferimento di ricchezza dal basso all’alto.
di Franco Losa
Grazie alla trasmissione “Temps présent” andata in onda su RTS UN lo scorso giovedì 17 dicembre, relativa all’inchiesta dell’ONU sull’operato di Pierre Krähenbühl nell’ambito dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), siamo venuti a conoscenza delle conclusioni del Rapporto d’inchiesta dell’ONU a carico del Signor Krähenbühl.
di Federico Rampini
Donne, neri, ispanici, indiani, gay: il "manuale Cencelli" del presidente Usa soddisfa le richieste del "politically correct", ma avvia la nuova amministrazione su una strada centrista e caratterizzata da persone parte dell'establishment.
Dichiarazione congiunta dell’EZLN e di collettivi, movimenti e associazioni dell’Europa dal basso, che annunciano la presenza zapatista in Europa da Luglio a Ottobre 2021
di Franco Cavalli, presidente Medicuba Europa e vicepresidente Medicuba Svizzera
Notizie di viaggio a Cuba. Quasi come nessun’altra città al mondo, l’Avana di solito ribolle di vita: caffè e ristoranti strapieni, strade affollate dove i Cubani cercano di venderti le cose più improbabili, negozietti e bancarelle dappertutto, ...
di Simone Pieranni, corrispondente da Pechino
Crescita, moderata prosperità e tecnologia: sono le linee guida uscite dal recente Plenum, il quinto, del 19° Comitato centrale del Partito comunista. Lo sfondo è duplice: la nuova presidenza americana e il mondo in crisi a causa della pandemia.
di Roberto Livi, corrispondente dall’Avana
Un vento di speranza per le forze progressiste dell’America latina si è levato nel primo fine settimana di novembre.
di Fabrizio Tonello
Ottanta milioni di voti contro circa settantaquattro. È fatta. Il mondo civile tira un sospiro di sollievo al pensiero che il gangster approdato nel 2016 alla Casa Bianca se ne vada tra poco meno di un mese.
intervista a Franco Cavalli*
Tra i vaccini in fase di sperimentazione per contrastare il virus SARS-CoV-2 c’è anche quello sviluppato dall’Istituto Finlay dell’Avana.
di Vinz Mancuso, San Francisco
Che il 2020 non sia un anno normale lo abbiamo assimilato. Che anche queste elezioni americane non siano elezioni normali un po' lo si immaginava, ma a due giorni dal voto è diventato palese e concreto.
di Fabrizio Tonello
Che gli Stati Uniti dovessero guidare il mondo è stato dato per scontato prima che esistesse la capitale Washington, prima della stessa fondazione della repubblica, fin dal momento nel 1620 in cui i puritani misero piede sulla costa di ciò che venne più tardi battezzato Massachusetts, rischiando di morire tutti di fame e freddo nel primo inverno passato laggiù.
di Roberto Livi
Referendum cileno. Dopo la straordinaria vittoria elettorale del Mas e del suo candidato alla presidenza, Luis Arce, in Bolivia, il risultato del plebiscito in Cile può avere importanti riflessi in America latina, dove nei prossimi mesi avranno luogo elezioni in Brasile, Paraguay, Venezuela e, all’inizio dell’anno prossimo, in Ecuador.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
Nello scontro politico-commerciale tra Cina e Stati Uniti, la Russia di Putin potrebbe giocare un ruolo fondamentale, se non decisivo.
di Franco Cavalli
Il numero di ottobre di «Le Monde Diplomatique» titola in prima pagina Gli Stati Uniti in preda alla follia, mentre ultimamente su uno dei maggiori quotidiani svizzeri si discuteva seriamente se la nazione americana sia già avviata sulla via del fascismo.
di Simone Pieranni, corrispondente da Pechino
Dopo gli ultimi due anni di sanzioni, dazi, scontri diplomatici e accuse da parte americana di essere responsabile della diffusione del virus, la Cina si appresta a osservare le elezioni americane all’interno di un contesto internazionale sempre più complicato.
L'Editoriale - Q28
Con la rapida deteriorazione dei rapporti tra Cina e Stati Uniti, arrivati ormai ad un minimo storico, molti commentatori sono convinti che stiamo entrando in una nuova congiuntura internazionale, una sorta di “nuova guerra fredda” tra le due principali potenze del pianeta.
di Maurizio Cara, coordinatore volontari a Salonicco*
Ciò che accade a Moria è sotto i riflettori da giorni. Quello che accadrà è meno evidente, purtroppo.
di Franco Cavalli
Il titolo non è mio, l’ho rubato a quanto ha scritto appena appresa la notizia della morte di Rossana Rossanda Loris Campetti, giornalista ex Manifesto e che i lettori di Area ben conoscono per i suoi frequenti articoli sulla situazione della classe operaia italiana.
di Barbara Finamore
La prima volta che mi son trasferita in Cina nel 1990, l’inverno significava carbone. Nel momento in cui Pechino accendeva il sistema di riscaldamento municipale, le nostre facce si coprivano di cenere.
di Gigi Galli
Riflessioni su un’esperienza operaista rivoluzionaria che influenzò la sinistra di classe ticinese.
di Roberto Livi, corrispondente dall’Avana
Le elezioni politiche per rinnovare l’Assemblea nazionale (AN , il Parlamento unicamerale) fissate per il 6 dicembre potrebbero rappresentare un punto di svolta della lunga crisi politica del Venezuela.
di Franco Cavalli, Medicuba Europa
Con l’appoggio di una settantina di personalità (tra cui Dick Marty, Jean Ziegler e diversi professori delle facoltà di medicine svizzere) ho recentemente inoltrato denuncia all’autorità federale di sorveglianza radiotelevisiva...
di Yurii Colombo
Ritratto con molte ombre del politico anti-Putin che qualcuno in Europa considera da Nobel. E che a ben vedere incarna una sorta di versione giovanile, dura e pura, dello stesso leader russo.
di Loris Campetti
E’ come se all’improvviso si fosse spenta la stella polare e i naviganti non sapessero più orientarsi. Dov’è il nord? Io non so più orientarmi.
di Beppe Donadio
Il ricordo della giornalista, scrittrice e co-fondatrice del Manifesto, morta domenica a Roma, nelle parole del fondatore del ForumAlternativo.
di ForumAlternativo
La scomparsa di Rossana Rossanda sta giustamente suscitando ovunque un grande cordoglio. Con lei scompare una grande figura storica della Sinistra, amata e rispettata internazionalmente.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
Forse in pochi ci avrebbero creduto dopo che le proteste avevano assunto un grande carattere popolare di massa e avevano coinvolto anche le fabbriche ma Lukashenko – combattente coriaceo va riconosciuto - è riuscito in qualche misura a stabilizzare la situazione in Bielorussia.
di Luca Celada, corrispondente da Los Angeles
Mentre volge al termine il quadriennio presidenziale di Donald Trump, è lecito dire che i presupposti più nefasti della sua elezione si siano avverati.
Editoriale rivista Jacobin
Per oltre due decenni, il leader curdo Abdullah Öcalan è stato detenuto nella prigione turca sull'isola di İmralı. In questo editoriale per Jacobin , chiede un "progetto di nazione democratica" in grado di unire cittadini di diverse etnie e tradizioni culturali.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
L'estate del 2020 verrà ricordata per il coronavirus ma anche per la grave crisi politica in Bielorussia.
di Marina Catucci, corrispondente da New York
La presidenza Trump sta prendendo contorni sempre più autoritari: se mai ci fossero stati dubbi riguardo la vera natura di questa amministrazione, la crisi generata dalla mala gestione della pandemia e le proteste per l’omicidio di George Floyd, a Minneapolis, hanno evidenziato tutti i dettagli.
Ass. Chajrarunaj Masis, amici del condadino – Bolivia
Abbiamo deciso scrivere queste righe per far conoscere la nostra forte indignazione per la mancanza di informazione che un paese dell’America Latina, come la Bolivia, ancora una volta debba subire!
PIAZZA APERTA - Comunità armena della Svizzera
di Red
40 milioni di persone a cui viene negato ogni diritto. La storia comincia da lontano con un trattato che dividendo politicamente un territorio - la Mesopotania - in modo assolutamente arbitrario, ancora oggi a quasi cent’anni di distanza, mostra quanto sia stato ingiusto ed iniquo.
di Frei Betto*
Care amiche e cari amici, in Brasile si sta consumando un genocidio!
di Roberto Livi, corrispondente dall’Avana
“Quella messa in atto dal governo cubano per contenere la diffusione del coronavirus è una strategia aggressiva”.
di Michele Giorgio, corrispondente dal Medio Oriente
Nei mesi scorsi, mentre mezzo mondo rallentava o fermava quasi del tutto ogni attività per contenere il coronavirus, i social network sono stati inondati da una piena di buoni propositi.
di Vittorio Agnoletto
C’è stata una “finestra di opportunità” – questo il termine utilizzato dall’Oms – tra la scoperta del virus in Cina e la sua comparsa in Occidente: un’opportunità formidabile per organizzare al meglio la risposta evitando di farci trovare impreparati. Ma non è stato fatto nulla. Ed è stata una tragedia.
di Simone Pieranni, corrispondente da Pechino
Sembra un secolo fa, ma è bene ricordare da dove e quando è partita l’epidemia di Covid-19 che si è ormai diffusa in ogni parte del mondo: a inizio dicembre 2019 alcuni medici dell’ospedale di Wuhan, metropoli cinese di 11 milioni di abitanti, si trovano di fronte a quello che definiscono fin da subito un ceppo anomalo di polmonite.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
Fino al 26 marzo, giorno in cui Vladimir Putin ha annunciato a reti unificate la messa in quarantena dell’intero paese, si respirava una strana aria in Russia. I casi accertati fino ad allora erano solo 500, i morti 2 e la gente proseguiva il tran-tran abituale senza prendere alcuna precauzione.
Nena news - di Chiara Cruciati
Dopo i raid aerei, Erdogan invia i soldati. Protesta Baghdad, Erbil in silenzio. Dal 1992 a oggi un’operazione dietro l’altra. Per nascondere le debolezze interne.
A portrait of America that still haunts
By Arthur Lubow
Robert Frank chose this image for the cover of his eye-opening book of 83 photographs, “The Americans,” published in 1959.
Robert Frank scelse questa immagine per la copertina del suo libro rivelatore di 83 fotografie, “The Americans” – “Gli americani", pubblicato nel 1959.
di Marina Catucci, corrispondente da New York
Alla Casa Bianca, la pandemia di coronavirus è percepita come un odioso incidente di percorso che si è andato ad intromettere sul cammino verso la rielezione che a Donald Trump appariva come una strada in discesa.
di Cinzia Arruzza
Il Barclays Center di Brooklyn è stato oggetto di contesa prima ancora di essere costruito: molti collettivi si sono opposti al progetto preoccupati, a ragione, che avrebbe intensificato i processi di gentrificazione razzista già in corso in un’area soggetta a rapide trasformazioni.
Vincenzo Mancuso, Documentafilm
Sabato 6 Giugno, migliaia di persone hanno manifestato sul ponte simbolo di San Francisco, il Golden Gate Bridge, bloccando il traffico. Dopo l’assassinio di George Floyd il 25 maggio a Minneapolis, in tutti gli Stati Uniti sono scoppiate proteste e rivolte contro l’abuso di potere della polizia e il razzismo. Le proteste sono ormai diventate quotidiane, coinvolgendo sopratutto i giovani e giovanissimi. La protesta del Golden Gate Bridge è stata organizzata da una 17 enne, Tiana Day.
di Michele Giorgio
Ankara ha chiesto a Donald Trump di proclamare “terroristi” i combattenti curdi perché ricevono sostegno dagli “Antifa” attaccati in questi giorni dal presidente americano. I media turchi pubblicano foto delle bandiere antifasciste accanto a quelle curde.
PIAZZA APERTA - Associazione Chajrarunaj Masis*
di Gabriele Proglio
Pandemia e controllo sociale. Dalle banlieue alla condizione migrante che evoca la «zona di non essere» di Fanon.
di Michele Giorgio, corrispondente dal Medio Oriente
Le preoccupazioni, reali o esagerate, generate a livello globale dal diffondersi del Covid-19 hanno finito per oscurare nei media e nella diplomazia temi centrali di politica internazionale e gravi conflitti.
di Franco Cavalli
Elly Schlein, 34 anni, nata e cresciuta a Lugano, madre italiana, padre americano, ha ottenuto alle ultime elezioni regionali in Emilia Romagna il più alto numero di preferenze, nonostante si candidasse per una lista nuova, che globalmente ha fatto il 3,8% dei voti.
di Luca Celada
Passato inosservato nel concitato turbine del frullatore trumpiano, il caso del sergente maggiore Edward Gallagher, del suo crimine di guerra, condanna, grazia e consacrazione racchiude al contempo la bieca violenza e la demagogia del regime che si è impadronito della Casa bianca.
di Roberto Antonini*
Noam Chomsky, probabilmente il più noto intellettuale al mondo, e certamente il più importante linguista vivente, ha da sempre sposato posizioni molto radicali per denunciare quelle che secondo lui sono le derive del sistema capitalistico e della superpotenza americana.
Amnesty International
AMNESTY INTERNATIONAL CONFERMA I DECESSI AVVENUTI ALLA FRONTIERA GRECO-TURCA. MIGLIAIA DI RICHIEDENTI NELLE ISOLE GRECHE MINACCIATI DAL COVID-19. AMNESTY INTERNATIONAL ESIGE L’EVACUAZIONE IMMEDIATA DEI CAMPI E CHE LE PERSONE BISOGNOSE DI PROTEZIONE SIANO ACCOLTE DAI PAESI DELL’UE E DALLA SVIZZERA
di Franco Cavalli
Tutti ci ricordiamo che i medici cubani furono gli unici ad andare in Africa ad aiutare le popolazioni locali contro l’epidemia di ebola.
Mentre in Europa litighiamo su chi può comperare più mascherine e chiudiamo tutte le frontiere, Cuba continua ad aiutare tutti quei paesi che ne hanno bisogno.
di Claudia Fanti - ilmanifesto
Pandemonio tropicale. Il leader «più inefficace al mondo» di fronte alla pandemia insiste: «è solo una febbriciattola». E dopo aver definito l’Italia un paese di vecchi attacca le misure di contenimento della diffusione del Covid-19 adottate dai governatori nei singoli stati: «un crimine».
di ForumAlternativo
La squallida partita di giro, in cui da un lato si vendono armi alla Turchia consentendo al dittatore Erdogan nel suo delirio neo-ottomano di proseguire la politica di guerra, pulizia etnica e sterminio del popolo curdo, ...
di Damiano Bardelli
Londra, la sera del 12 dicembre. Il buio è da tempo calato sulla città. Le elezioni generali – le terze in quattro anni – volgono al termine.
di Roberto Livi, corrispondente dall’Avana
Quello appena iniziato sarà un anno cruciale per le forze progressiste latinoamericane.
di Simone Pieranni, corrispondente da Pechino
Sono due gli ambiti “interni” che la Cina deve fronteggiare anche nel 2020. Il primo è quello relativo all’ex colonia britannica di Hong Kong, il secondo si riferisce alla regione nord occidentale dello Xinjiang.
di Tullio Togni
«Mi chiamo Nekane Txapartegi: perseguitata, fuggitiva, rifugiata politica basca. E anche mamma e femminista». È “una storia nella storia”, una biografia in costruzione e già segnata dal tempo, che trova le sue radici nella guerra civile spagnola vinta dai falangisti o forse prima ancora.
di Gian Giacomo Migone
Usa 2020. Via alle primarie democratiche per scegliere che sfiderà Trump alle presidenziali. Comunque vada, la sfida del candidato più a sinistra di tutti avrà effetti duraturi anche fuori dagli Stati uniti.
di Marina Catucci, corrispondente da New York
L’impeachment di Donald Trump è entrato nella sua seconda fase, vale a dire quella del processo vero e proprio, gestito dal Senato a guida repubblicana.
Intervista al giornalista Claudio Carrer
Fece di tutto per negare la pericolosità dell’amianto. Il magnate svizzero Stephan Schmidheiny venerdì 24 gennaio è stato rinviato a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare di Vercelli per l’omicidio volontario di 392 persone, morte a causa dell’amianto che si lavorava della sede della Eternit di Casale Monferrato.
di Michele Giorgio, corrispondente dal Medio Oriente
Il silenzio è sceso sull'invasione turca della Siria settentrionale, il Rojava. Certo la società civile internazionale non dimentica il popolo curdo vittima di un brutale attacco militare da parte dei soldati turchi e dei mercenari siriani agli ordini del presidente turco Recep Tayyib Erdogan.
di Loris Campetti
Ci voleva un menù natalizio a base di pesce azzurro per rianimare un paese allo stremo con un’iniezione di vitamine, Omega3 e sali minerali per combattere il colesterolo cattivo e prevenire le malattie cardiovascolari.
di Giairo Daghini
Ho incontrato Nanni Balestrini agli inizi degli anni Sessanta quando con lo scritto “Linguaggio e opposizione” egli opponeva al comune linguaggio convenzionale quello magmatico del parlato fatto di ritmi inconsueti, di grovigli, di immagini spropositate come il luogo di straordinarie apparizioni di fatti e di pensieri, di nuove cose che venivano in superficie.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
Nel 1936 Daniel Guerin diede alle stampe il libro “Fascismo e gran capitale”, divenuto presto un classico dell’analisi marxista, in cui si dimostrava il ruolo svolto dai grandi gruppi finanziari europei nell’ascesa del fascismo in Italia e del nazismo in Germania.
di Collettivo Scintilla
Qualcuno ha detto che siamo in guerra: Libano, Haiti, Cile, Ecuador, Algeria, Hong Kong, Iraq; la lista sarebbe ancora lunga.
di Enrico Geiler
Il 24 maggio 2019 la Direzione nazionale del Partito Socialista ha adottato la definizione IHRA (Alleanza internazionale per il ricordo dell’Olocausto) dell’antisemitismo e ha sollecitato il parlamento e il Governo svizzero a fare altrettanto.
di Damiano Bardelli
L’antica piaga dell’antisemitismo, mai del tutto eradicata, sta purtroppo tornando a dispiegare i suoi tentacoli in Occidente.
di Roberto Livi, corrispondente dall’Avana
Ha un retrogusto amaro la vittoria ottenuta il 6 novembre dalla diplomazia cubana all’Assemblea generale delle Nazioni Unite: 187 paesi hanno votato a favore della condanna del sessantennale embargo unilaterale imposto dagli Usa all’Isola.
comitato di Chajrarunaj masis - amici del contadino - Bolivia
Siamo profondamente delusi e increduli per la inconsistente reazione della comunità internazionale davanti all’operato ingiusto, razzista e violento del governo di transizione con Jeanine Añez, autoproclamata presidente!
di Luciana Castellina
Disfatta di Syriza nelle elezioni politiche anticipate dello scorso luglio? E’ quanto si sono affrettati ad annunciare quasi tutti i media appena chiuse le urna. E però si tratta di una “disfatta” che fa gola a tutti i partiti della sinistra europea: ....
di Fosco Giannini, responsabile esteri del Partito Comunista Italiano (PCI), già senatore
Lo scorso 7 luglio si sono tenute in Grecia le elezioni. Il Partito di Alexis Tsipras, Syriza, ha ottenuto il 31,6% ed è stato sconfitto da Nuova Democrazia, che ha ottenuto il 39,8%: la forza politica più antioperaia e più filo-atlantista del grande capitale greco.
di Giovanni Stinco
«Non piangetevi addosso, organizzatevi». Non ha dubbi Ken Loach di fronte ai riders e agli operai in lotta. Il suo consiglio, da regista che ha raccontato la classe operaia e da attivista del Labour Party inglese, resta sempre quello: «anche quando si perde continuare la lotta».
di Franco Cavalli
Nel luglio del 2018, su invito della Linke, avrei dovuto partecipare in veste di esperto sulla sanità cubana ad una riunione di una commissione del Bundestag Tedesco, in quanto diversi parlamentari erano interessati al modello di medico di famiglia che sta alla base del sistema cubano.
il manifesto
Viviamo una fase di grande incertezza, politica e sociale. È evidente nel mondo in rivolta disperata ovunque e con la guerra contro gli ultimi tornata d’attualità, con la disperazione dei migranti in fuga.
di Franco Cavalli, Presidente Medicuba Europa
La situazione economica a Cuba sta rapidamente peggiorando, a causa delle decisioni sempre più drastiche di Trump.
di Loris Campetti
Mentre nel governo montano le difficoltà nell’affrontare le sfide del paese, l’altra Italia dà segnali di vitalità.
di Red
Al governo israeliano e quindi agli americani ha sempre dato fastidio che l’aiuto svizzero all’estero si occupasse di lenire la situazione drammatica dei palestinesi che muoiono di fame a Gaza e nei territori occupati.
di Yurii Colombo, corrispondente da Mosca
Alexander Buzgalin è stato membro dell’ultimo comitato centrale del Partito comunista dell’URSS nel 1990-1991. Docente di economia politica presso l’Università Lomonosov di Mosca, Buzgalin dal 2000 è animatore della rivista marxista “Alternativy” che si pone il compito di ricostruire teoria e pratica politica della sinistra nella Federazione Russa.
di Marina Catucci, corrispondente da New York
Quando è stata eletta la deputata socialista Alexandria Ocasio-Cortez, il primo sentimento corale è stato quello di attesa, un “aspettiamo cosa sarà in grado di fare” collettivo anche tra i democratici, ma questa attesa è durata poco...
Intervista a Dieter Drüssel di RedQ
Del Nicaragua i media oramai non parlano più: i fatti di un anno e mezzo fa sono scomparsi dall’interesse mediatico. Sul posto la situazione è abbastanza calma, anche se chi vi è stato recentemente dice di percepire una certa tensione, come se qualcosa “continuasse a bollire in pentola”.
di RedQ
Proprio mentre l’Europa stava soffrendo per la canicola di inizio estate, il Consiglio europeo ha pubblicato il documento ufficiale “una nuova agenda strategica 2019-2024”, che riassume le idee della Commissione e delle altre strutture UE per il prossimo futuro.
Comunità cilena residente in Ticino
Sabato 2 novembre a Bellinzona dalle 15.00 fino alle 17.00 con ritrovo alla posta Bellinzona.
Un grazie di cuore per il vostro sostegno e solidarietà.
Lo scorso 25 ottobre presso la “Casa del Popolo” a Bellinzona, ha avuto luogo una riunione composta da una trentina di persone tra rappresentanti della comunità cilena residente in Ticino come pure la partecipazione e il sostegno di vari amici svizzeri. Gli organizzatori hanno sentito il bisogno urgente di convocare questa prima riunione dovuta al susseguirsi dei drammatici eventi che stanno accadendo in tutto il Cile.
Come avrete appreso dalle cronache, sono giorni che il presidente di destra Sebastian Pinera, ha scatenato l’esercito contro il suo proprio popolo in rivolta a seguito delle politiche neoliberiste e di austerità che questo governo impone ai suoi cittadini e di cui sono le fasce meno abbienti a risentirne, ossia i lavoratori e le lavoratrici che vivono principalmente del proprio salario, sospendendo le già limitate garanzie democratiche nel paese.
Il suo governo non è stato in grado di controllare la situazione e ha delegato la gestione dell’ordine pubblico ai militari e il risultato è stata una repressione cruenta che persiste tuttora e che ha esacerbato ulteriormente la protesta. Nelle principali città le strade e le piazze sono presidiate dall’esercito e al calar del sole vige il coprifuoco.
La rabbia della popolazione è esplosa per la decisione del governo di aumentare per la quarta volta dal 2016 le tariffe dei servizi pubblici, è il risultato di anni di feroci ingiustizie sociali. Ad oggi e secondo il rapporto indipendente dell’Istituto Nazionale dei Diritti Umani, ci sono già oltre 2000 detenzioni, più di 300 feriti e 18 morti, di cui uno è un minore (anche se altre fonti indichino più alto il numero dei morti).
Il nostro popolo è oramai stanco di subire e quindi facciamo un accorato appello a tutti i nostri compatrioti e compatriote come pure alla popolazione ticinese che crede negli ideali di giustizia, nei diritti civili e democratici e solidarizza con il nostro popolo. Condanniamo all’unanimità facendoci sentire anche qui dal Ticino come nel resto della Svizzera esigendo la fine di questa dittatura e la destituzione di Pinera e il suo governo chiamando a formare una nuova assemblea costituzionale.
di Franco Cavalli
Ieri ho parlato a Berna alla bella manifestazione dei curdi contro i crimini del Sultano Erdogan: non erano 2000 come dice la polizia, ma almeno 5000.
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