28 febbraio: quattro No e un Sì

In vista delle prossime votazioni del 28 febbraio, il ForumAlternativo invita a votare quattro No e un Sì.

 

Sì all'iniziativa «Contro la speculazione sulle derrate alimentari» con la quale si può contribuire alla lotta contro la fame nel mondo. Infatti, la contrattazione delle materie prime attraverso i mercati finanziari provoca delle forti fluttuazioni e degli aumenti dei prezzi che portano all'arricchimento dei super-ricchi e delle aziende e all'impoverimento dei più poveri, provocando la morte per fame di milioni di esseri umani. Vietando la speculazione, il commercio dei beni alimentari tornerebbe a un mercato reale e quindi a prezzi più stabili e più bassi.

 

No al raddoppio del Gottardo. Il risanamento della galleria del San Gottardo non passa dalla sua chiusura e nemmeno dal suo raddoppio. L'unica vera e valida seconda canna verrà aperta tra alcuni mesi e si chiama AlpTransit. Il raddoppio della galleria autostradale avrebbe delle ricadute devastanti sull'ambiente e sulla politica di trasferimento delle merci su rotaia.

 

No all'iniziativa «Per l'attuazione dell’espulsione degli stranieri che commettono reati». Questa iniziativa è inutile e dannosa. Inutile perché ci sono già sufficienti basi legali per espellere i criminali stranieri. Dannosa perché questa iniziativa metterebbe la Svizzera in una situazione di illegalità rispetto ai paesi esteri annullando di fatto molti trattati internazionali. Lo stesso stato di dritto ne risulterebbe fortemente indebolito.

 

No all'iniziativa «Per il matrimonio e la famiglia». L'errore e il danno di questa iniziativa stanno nella definizione che da di famiglia. L'introduzione nella Costituzione della descrizione del matrimonio come «durevole convivenza, disciplinata dalla legge, di un uomo e di una donna», esclude di fatto il riconoscimento di ogni altra forma di convivenza sia tra uomini e donne, sia tra persone dello stesso sesso. Il concetto di famiglia è in continua evoluzione ed è ora per tutti di accettare l'evoluzione dei tempi, elle culture e delle tradizioni.

 

No alla legge sugli orari dei negozi. Le proposte contenute in questa iniziativa fanno parte di una strategia volta a liberalizzare completamente le aperture dei negozi. Oggi propongono di aprirli fino alle 19.00, a Berna si sta già discutendo sulle aperture fino alle 20.00. Di questo passo, presto ci proporranno l'apertura 24 ore su 24, giorni su 7. Se l'iniziativa dovesse passare, a farne le spese non sarebbero solo le lavoratrici e i lavoratori, ma anche i piccoli commercianti che verrebbero fagocitati dalla concorrenza sfrenata della grande distribuzione.