Per il ForumAlternativo è giunto il momento di pensare ad un salto di qualità, di pensare in modo diverso alla creazione di un FronteAlternativo. È la realtà stessa del Cantone che lo impone. Lo scandalo al Dipartimento di Gobbi, le sue giustificazioni razziali sull’inclinazione a delinquere di tutti gli italiani sono solo la punta dell’iceberg di un governo allo sbando.
Il medesimo governo che per bocca di Vitta, all’indomani della sonorissima bocciatura a livello nazionale degli sgravi fiscali per gli azionisti milionari, si permette di rilanciare la stessa idea a livello cantonale! Per non parlare del Dipartimento della Sanità ormai caduto in letargo (salvo quando si tratta di tagliare massicciamente le prestazioni sociali), mentre i progetti scolastici hanno imboccato un vicolo cieco, tanto che oramai si parla di «Scuola che non verrà». E ora, dulcis in fundo, ecco il mastodontico macigno dello scandalo Argo1, di una contabilità creativa e occulta dei mandati diretti ancora tutta da chiarire. Tutto ciò mentre i poteri forti lanciano un attacco senza precedenti alla libertà di stampa, prendendo di mira il Caffè, mentre il resto del panorama mediatico è sempre più deprimente e concentrato in uniche mani.
Nel Cantone c’è un enorme bisogno d’aria fresca e noi abbiamo intenzione di spalancare le finestre. Già sin qui abbiamo fatto parecchio: siamo stati fondamentali in una serie di iniziative nel settore sanitario, nell’ambito della solidarietà internazionale (a partire dai progetti per Kobané e per i migranti in Grecia), abbiamo occupato l’Adecco a Bellinzona perché riteniamo il fenomeno del precariato il problema centrale del mercato del lavoro in questo paese. Ora rilanciamo la nostra attività nel settore del precariato, organizzando una Helpline e incontri regolari con chi ha questi problemi. Progetti simili li abbiamo nel settore sanitario, per il quale da diverso tempo stiamo lavorando alla creazione di sportelli gratuiti. Anche la qualità dei nostri Quaderni è stata inoltre rilevata addirittura nell’ultimo numero italiano del Monde Diplomatique.
Ma siamo sempre più coscienti di aver bisogno anche di una narrazione politica, che sappia entusiasmare tutti coloro che credono che un altro Ticino è possibile. Prenderemo quindi contatto con le forze politiche, i movimenti e con tutte le persone disponibili per cercare di rilanciare il progetto di un FronteAlternativo, che possa coagulare le migliaia di ticinesi che oggi non si sentono rappresentati, i molti elettori delusi della Lega (sempre meno movimento popolare e sempre più legata ai poteri forti) e tutto quanto sta alla sinistra del PS e che non escluda all’orizzonte di partecipare alle prossime elezioni legislative del 2019.
Non cerchiamo scorciatoie politichesi: è un progetto che vogliamo costruire tutti insieme, con pazienza e umiltà. Ma anche con una grande dose di determinazione.