LA TURCHIA BOMBARDA IL ROJAVA!

Comitato ticinese per la ricostruzione di Kobane: Il sultano Erdogan pugnala alle spalle chi sta combattendo contro i suoi amici dell' ISIS.

Raqqa, la cosiddetta capitale dello Stato islamico in Siria, sta per essere liberata dalle Forze democratiche siriane, di cui le milizie Ypg sono la componente principale e più importante. Alle 2.00 di martedì 25 aprile 2017, 26 aerei da guerra turchi hanno lanciato un attacco su larga scala sul quartier generale delle YPG.

Così facendo, Erdogan pugnala alle spalle chi sta combattendo contro i suoi amici dell'Isis.

Ma il sultano non si limita a questo. Forse l’opinione pubblica ricorda il dramma della popolazione Yezida nella sua disperata fuga nell’estate del 2014 dalle bande nere di Daesh sulle montagne di Şengal, situate nel nord iracheno. Solo l’intervento delle truppe del Pkk aveva potuto evitare il massacro totale degli yezidi e liberato la zona dalle bande nere. Nello stesso momento in cui Erdogan bombardava il Rojava in Siria, ha ordinato di bombardare anche Şengal in Iraq. Anche in questo caso si contano numerosi morti e feriti tra civili locali e combattenti curdi.

Gli Stati Uniti hanno dichiarato di essere «profondamente preoccupati» per gli attacchi aerei turchi, e hanno aggiunto che i bombardamenti non erano stati approvati dalla coalizione anti-ISIS da loro guidata.

Silenzio assordante invece della stampa mainstream europea e nazionale, delle autorità dei paesi europei, Svizzera compresa.

 

Il Comitato ticinese per la ricostruzione di Kobane esprime cordoglio e la vicinanza ai popoli toccati dal delirio di onnipotenza del sultano e si augura una reazione delle autorità federali contro l’agire del regime turco.