Lo sciopero continua!

NLM: secondo giorno di sciopero

sul bacino svizzero del Lago Maggiore

 

«Siamo uniti come non mai, siamo compatti e pronti a stare qui con le braccia conserte per raggiungere le nostre rivendicazioni» dice un lavoratore sotto la stecca del sole al secondo giorno di sciopero. Uno sciopero peraltro confermato durante l’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici che si è svolta oggi, lunedì 26 giugno, alle 13.30 presso il debarcadero di Locarno.

Domani sera (martedì 27) le maestranze in sciopero invitano tutta la popolazione e i turisti – che si sono dimostrati finora molto solidali e unici alleati – ad una grigliata che si terrà al debarcadero di Locarno a partire dalle 19.00.

La solidarietà espressa ai dipendenti in sciopero da parte dell’opinione pubblica e da numerosi laghi della Svizzera, contribuisce a cementare la determinazione delle maestranze, accompagnate in questo percorso di mobilitazione dai sindacati SEV, UNIA e Ocst.

Come detto i canali del dialogo con le autorità rimangono aperti e i contatti tra le parti proseguono senza sosta, ma i sindacati rimangono irremovibili nel difendere l’occupazione e le attuali condizioni salariali e contrattuali.

I sindacati con una delegazione di lavoratori, incontreranno questa sera alle 18.00 (sala del Consiglio comunale di Locarno) alcuni rappresentanti del Consiglio di Stato. Nel corso dell’assemblea Angelo Stroppini (segretario sindacale SEV), Enrico Borelli (segretario cantonale di UNIA) e Graziano Cerutti (sindacalista Ocst), hanno ribadito che:

«tutte le decisioni vengono comunicate e prese insieme ai lavoratori e alle lavoratrici in modo condiviso. E soprattutto che l’obiettivo resta la ricerca di una soluzione».

 

A nome dell’Unione sindacale svizzera Ticino e Moesa, il presidente Graziano Pestoni ha voluto portare un messaggio di solidarietà ai dipendenti.

«Questa vertenza dimostra ancora una volta che a contare sono solo i soldi e non le persone».