Lettera aperta a Ignazio Cassis

Franco Cavalli - "il caffè"

 

Caro Ignazio,

la tua elezione è stata tutto fuorché una sorpresa, anche perché l’unica candidata che avrebbe potuto batterti (Laura Sadis) era stata eliminata già in partenza e senza molti complimenti dall’establishment liberale ticinese.

Martedì sera, al “Zystig Club” della televisione svizzero tedesca, avevo pronosticato che ce l’avresti fatta al più tardi al terzo turno. Hai invece sorpreso tutti quando nel discorso d’accettazione hai citato Rosa Luxemburg, che assieme a Che Guevara è una delle due icone della sinistra radicale.

Ma come la coesione nazionale non può essere solo un tema dei discorsi del 1 agosto, così anche le citazioni non dovrebbero essere gratuite. Cerco quindi di immaginare cosa potrebbe consigliarti oggi la rivoluzionaria tedesca.

Come Ministro degli esteri sarai responsabile dell’aiuto ai paesi sottosviluppati: Rosa Luxemburg, studiosa delle nefandezze dell’imperialismo, ti direbbe probabilmente di non ascoltare la stragrande maggioranza dei parlamentari che ti hanno votato, che, da una parte vorrebbero rendere praticamente impossibile l’accoglienza ai rifugiati che sfuggono da guerre e miserie, mentre dall’altra, dopo aver sostenuto che per evitare questi flussi migratori bisognerebbe aiutare questi poveracci nei loro paesi, continuano poi a tagliare brutalmente le risorse necessarie per aiutare quei paesi ad uscire dalla miseria.

Passando al tema che ti occuperà maggiormente, quello delle relazioni con l’Europa, credo che Rosa ti direbbe che se vuoi salvare la libera circolazione, che buona parte dei tuoi amici UDC vorrebbe abolire, dovrai convincere il tuo collega Schneider Amman a regolamentare molto più strettamente il mercato del lavoro con contratti collettivi obbligatori e salari minimi giusti, così da favorire la manodopera locale. Questo è particolarmente importante per il Ticino, dove il mercato del lavoro è ormai diventato un Far West, con l’esplosione della precarietà, con ogni tipo di dumping salariale e dove avanza addirittura il lavoro gratuito.

Per concludere, anche se potrei continuare ancora a lungo, penso che la Luxemburg si scandalizzerebbe venendo a sapere che il tuo premio di cassa malati è uguale a quello pagato da un muratore o da un postino, per i quali però questi premi sono ormai diventati l’imposta più pesante e più ingiusta. E allora ti consiglierebbe di aiutare Berset ad introdurre i premi proporzionali al reddito ed ad abolire il finanziamento delle cliniche private, perché quest’ultimo sta rovinando le finanze del tuo cantone.

Ma a questo punto Rosa scompare e viene sostituita da Blocher e Fulvio Pelli: il sogno di trasforma in incubo e mi risveglio con un gran mal di testa.

Ad ogni modo, buon lavoro, Ignazio.