Cavalli: "siamo contro al miliardo per la Coesione"

da "ticinotoday.ch"

Lo scorso venerdi il Forum Alternativo teneva la sua "Festa dei Quaderni".

In quell'occasione abbiamo intervistato

Franco Cavalli per sapere quali sono le prospettive del Forum.

Franco Cavalli ci ha inaspettatamente rivelato che sugli 1,3 miliardi di Coesione all'Ue ha la stessa posizione di, ad esempio, Lorenzo Quadri, anche se le motivazioni sono naturalmente differenti.

 

Franco Cavalli, a due anni dalla nascita del Forum Alternativo, quale bilancio? Rimanendo oggettivi direi che è un bilancio in chiaro scuro.

Sicuramente abbiamo ottenuto dei successi: con l'iniziativa sulle cure dentarie, con l'occupazione dell'Adecco, con il nostro sostegno a numerose lotte, anche sindacali.

Anche i "Quaderni del Forum" sono a mio avviso un successo. Permettendomi di essere un po' immodesto, ma credo sia la realtà, dato che ce lo dicono in molti, non solo è l'unica testata di qualità che esce a sinistra, ma è anche probabilmente uno dei pochi organi di stampa di qualità pubblicati oggi in Ticino. Questo successo ci ha spiniti a diventare da trimestrali a bimensili.

D'altro canto abbiamo osservato un certa, per così dire, "legnosità" della società e della politica ticinese. Ci siamo forse illusi che sarebbe stato più facile smuovere le acque e spezzare gli steccati attorno ai vari partitini alla sinistra del Ps. Le resistenze e la salvaguardia del proprio "orticello" sono molto forti. Questo mentre a livello internazionale vediamo invece una sinistra radicale che sta avanzando in modo importante, mentre la vecchia socialdemocrazia sta morendo un po' in tutta Europa.

 

Oggi avete presentato un sondaggio che avete sottoposto alla vostra base. Fra le domande poste vi era una che molti si pongono: il Forum si presenterà alle elezioni del 2019?

Il Forum sicuramente non si presenterà da solo, questo lo abbiamo sempre detto. È sempre stato chiaro che non era nostra intenzione essere l'ennesimo partitino dell'1-1,5%. Noi, nonostante le difficoltà, sicuramente rilanceremo la nostra proposta, che è quella di unire tutte le forze che stanno alla sinistra del Ps.

Forse strategicamente è più facile porsi l'obiettivo delle elezioni federali, dove personalmente sono convinto che se facessimo una lista che raggruppa tutti i partiti alla sinistra del Ps, però congiunta a quella del Ps, per evitare che il voto utile vada ai socialisti, avremmo delle buone probabilità di fare un seggio.

 

In Gran Consiglio è prevista per questa settimana la discussione sulla possibilità di reintrodurre le congiunzioni anche per le elezioni cantonali. Se vi fosse questa possibilità il Forum potrebbe congiungersi con il Ps per le cantonali del 2019?

Fin ora non ci siamo mai posti questa domanda, anche perché l'impressione è che queste congiunzioni non passeranno in Gran Consiglio. La risposta rimane dunque teorica. In questo momento io vedo difficilmente il Forum presentarsi alle elezioni cantonali da solo. Tutto rimane però aperto.

Noi vorremmo che si capisse che c'è uno spazio per la sinistra radicale, da non lasciare alla destra populista e xenofoba. C'è una serie di temi che preoccupano i ticinesi. Ad esempio noi al nostro interno abbiamo deciso di schierarci contro gli 1,3 miliardi di coesione che la Svizzera vuole regalare all'Est europeo, che è composto da una maggioranza di Paesi fascistoidi. È un esempio di una posizione molti diversa da quella del Ps. Vogliamo seguire le posizioni della sinistra radicale europea, che è quella che in questo momento sta avanzando.

 

Alla vostra festa erano presenti esponenti del Partito operaio e popolare (Pop), del Partito comunista, c'era Tobia Schnebli di "Ensamble à Gauche" di Ginevra. Questo spazio a sinistra in Ticino non è però già occupato dall'Mps, che non era presente? Noi l'Mps l'abbiamo ripetutamente invitato, ottenendo altrettanti rifiuti. Loro sono molto attivi, soprattutto nel Bellinzonese. Bisogna riconoscere però che i militanti dell'Mps sono molto pochi.Questo sicuramente rende loro merito, visto che in così pochi riescono a fare così tanto. Però non credo che bastino loro per risolvere i problemi.

Non va dimenticato che l'Mps ha avuto nella sua storia momenti in cui è confluito nel Ps, per tentare di cambiarlo dall'interno. Se un domani noi riuscissimo a federare tutto il resto della sinistra radicale, difficilmente penso che i compagni dell'Mps se ne chiamerebbero fuori.

 

Due settimane fa in Italia sotto l'insegna di "Liberi ed uguali" si sono raggruppati i partiti alla sinistra del Partito democratico, con il presidente del Senato Pietro Grasso designato leader della formazione. All'interno di questa nuova sigla vi sono importanti esponenti che vengono da una tradizione socialdemocratica, come Massimo D'Alema e Pierluigi Bersani, che si sono uniti a "pezzi" della sinistra radicale. In Ticino è immaginabile che parti della sinistra socialdemocratica, che oggi si rifanno al Ps Ticino, in futuro possano riconoscersi in un forza come il Forum? Non lo escludo. Osservando il dibattito molto accesso, e per certi versi anche duro, che c'è attualmente nel Ps Ticino sulla riforma fiscale, mi vengono in mente i dibattiti che ho vissuto nel Partito socialista ticinese (Pst), prima che questo si spaccasse, dando vita al Partito socialista autonomo (Psa). Non voglio fare i "conti in tasca" al Ps, ma osservo come in esso vi siano dei compagni di sinistra molto in gamba, che a noi farebbe piacere avere come compagni di strada.

 

Questo tipo di "esperimenti" è funzionato in Romandia, voi state cercando di portarlo avanti in Ticino, ma in Svizzera Tedesca a sinistra del Pss (Partito socialista svizzero) c'è poco. Non sembra esserci su scala nazionale un soggetto che possa emergere a sinistra del Pss...

In Svizzera Tedesca la grossa forza a sinistra del Pss, anche se ne fa parte, sono i giovani socialisti, che sono di gran lunga il movimento giovanile più grande. Da soli sono più numerosi di tutti gli altri movimenti giovanili messi assieme e puntano ora ai 20'000 aderenti. Sono nettamente di sinistra, più dei giovani socialisti ticinesi. Nel Pss c'è già chi dice che bisogna espellerli e la destra del partito ha cercato più volte di mettergli la "museruola". Sono molto preparati e molto attivi. Credo che, come nel resto dell'Europa, ma anche degli Stati Uniti, dove la gioventù di sinistra si è ribellata alla conduzione della destra socialdemocratica, anche in Svizzera questa coabitazione non continuerà tranquillamente molto a lungo.

 

Venerdì Donald Trump ha riconosciuto Gerusalemme quale capitale dello Stato di Israele. Nei giorni successivi la Striscia di Gaza, ma in modo particolare la Cisgiordania, si è infiammata. Lei pensa che questa mossa di Trump abbia del tutto chiuso qualsiasi ipotesi di processo di pace nel Medioriente?

Il processo di pace era già chiuso al 99%. Ora è stato chiuso al 100%.

Il punto fondamentale è però che questa misura è simbolicamente così importante che contrariamente a tutto quanto avvenuto finora potrebbe scatenare una nuova intifada. Cosa che probabilmente non dà particolare fastidio a Trump, che sta creando "incendi" un po' in tutto il mondo.

In questo momento poi c'è una novità in Medio Oriente: l'alleanza sotterranea e non dichiarata, ma chiara, fra Israele e l'Arabia Saudita in funzione anti-iraniana. Secondo me quello che sta cercando di fare Trump insieme all'Arabia Saudita è quello di creare un incendio tale da scatenare una guerra contro l'Iran.