Malgrado tutto, dobbiamo bocciare NO Billag

di Gerpes

La radio e soprattutto la televisione, spesso, non ci soddisfa.

I servizi informativi sono lacunosi e non di rado di parte. I partiti dominanti e gli interessi del capitale hanno uno spazio privilegiato. Tutto quanto sa di sinistra, per esempio ma non solo in America latina, è presentato in forme non soddisfacenti. Un’analisi particolareggiata dei servizi informativi, salvo rare e lodevoli eccezioni, dimostrerebbe la parzialità di tante notizie.

Appare pure evidente che non sempre i fondi a disposizione sono utilizzati con il dovuto rigore.Ciò non dovrebbe essere il caso per reti televisive pubbliche.

Malgrado tutto questo noi riteniamo fondamentale combattere l’iniziativa No Billag, almeno per le seguenti ragioni:

 

Se l’iniziativa dovesse essere accolta sarebbe la fine della SSR, ossia della radio televisione pubblica. Ciò significherebbe che tutta l’informazione sarebbe monopolizzata da gruppi privati, svizzeri ed esteri. Non avendo più la concorrenza della radio e della televisione, la stampa privata potrebbe diventare ancora maggiormente di parte.

 

La radio e la televisione pubblica sottostà a controlli pubblici e nel caso della Svizzera Italiana, pure della CORSI. Esistono quindi possibilità di intervenire per migliorare i servizi.

 

La chiusura della radio e della televisione comporterebbe, in Ticino, la soppressione di 1200 posti di lavoro qualificati: molti giornalisti e tecnici non avrebbero praticamente nessuna possibilità di (ri)trovare un impiego in Ticino e sarebbero costretti a lasciare il nostro Cantone. Anche le destre, in primo luogo la Lega dei ticinesi, paladina a parole della difesa del Ticino e dei posti di lavoro, dovrebbe saperlo.

 

Non da ultimo, non va scordato che il Ticino beneficia di una ripartizione generosa delle risorse, e la chiusura della SSR, anche da questo profilo costituirebbe un autogol.

 

Il ForumAlternativo ritiene pertanto che bisogna operare affinché questa iniziativa della destra venga affossata.

 

Quaderno13 / 7dicembre 2017