Meno regali ai ricchi, più borse di studio agli studenti!

Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA)

 

Hanno presentato il 28 gennaio la petizione intitolata “Per un rafforzamento delle borse di studio, per un’istruzione più equa per tutte e per tutti!”, con la quale si denuncia il progressivo smantellamento del sistema ticinese di aiuti allo studio e se ne rivendica un potenziamento.

Le numerose “piccole riforme” adottate da Governo e Parlamento negli ultimi anni in questo settore (aumento dell’ammontare minimo degli assegni, trasformazione in prestiti di 1/3 delle borse per studenti di master, innalzamento della quota di partecipazione delle famiglie ai costi di formazione, ecc.) hanno infatti condotto ad un vero e proprio attacco alle prestazioni elargite agli studenti: se da un lato il numero di richieste accolte dall’Ufficio degli aiuti allo studio è diminuito di ben un quarto dal 2010 ad oggi, dall’altro il Cantone ha tagliato la propria spesa in questo ambito di circa il 20%.

 

Questo fenomeno si inserisce però in un contesto di crisi sociale e di precariato che semplicemente non permette alcun aggravio supplementare sulle spalle delle famiglie ticinesi. In Svizzera, 3 studenti universitari su 4 devono lavorare durante gli studi, gli indicatori sull’occupazione e sulla povertà in Ticino rimangono ad un livello preoccupante, l’indebitamento dilaga anche tra i più giovani: in una situazione simile, scaricare sulle famiglie il costo della formazione dei figli significa semplicemente escludere i più poveri dalla possibilità di seguire degli studi universitari e dunque anche di garantirsi una certa mobilità sociale. D’altra parte la retorica delle “casse vuote” e dei “sacrifici necessari” si rivela essere stata una vera e propria truffa: dopo aver tagliato per ben 5 milioni di franchi la spesa per gli aiuti allo studio, Governo e Parlamento decidono infatti oggi di regalare ben 50 milioni ai ricchi e alle aziende in generosi sgravi fiscali. Altro che “simmetria dei sacrifici”!

 

Per questa ragione il SISA richiede un rafforzamento globale del sistema di aiuti allo studio, sopprimendo le misure di risparmio degli ultimi anni e ampliando il sostegno alle famiglie in difficoltà: l’istruzione non deve più essere intesa come un costo, bensì come un investimento per il futuro della nostra stessa società! Per questo rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche e sindacali affinché ci sostengano in questa lotta e si impegnino in favore del diritto allo studio, sancito dalla Costituzione ma ancora ben lungi dall’essere garantito.

 

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