Serve uno scatto da parte della Sinistra e del Sindacato

di Enrico Borelli

 

Alla luce della situazione del mercato del lavoro ticinese è indispensabile che nella Sinistra e nel movimento sindacale si mantenga l’attenzione sull’esigenza di rafforzare le misure di accompagnamento.

La realtà in Ticino è drammatica ed è necessario, a livello federale, prendere compiutamente coscienza di questa situazione.

Ai confini con il Ticino, nel raggio di 40 chilometri, è presente una popolazione di 6 milioni di persone con un salario mediano di poco superiore ai 2000 franchi al mese. Nella sola provincia di Varese il tasso di disoccupazione giovanile sfiora il 40%. La situazione del mercato del lavoro lombardo e italiano è davvero disperata.

 

Questi dati evidenziano il problema al quale siamo confrontati. Il differenziale tra Ticino e regioni italiane confinanti apre le porte ad una brutale messa in concorrenza dei lavoratori.

 

In questo contesto, autorevoli economisti di area progressista, come il professor Sergio Rossi, sostengono pubblicamente che la libera circolazione non ha compensato in Ticino i danni che la popolazione ha subìto. Come ricordava lo studio dell’Unione sindacale pubblicato lo scorso anno i livelli salariali nel nostro Cantone stanno diminuendo.

 

Quello che probabilmente faticano a capire le direzioni sindacali e della Sinistra è che la situazione ticinese investirà nei prossimi 5-10 anni anche il resto della Svizzera. Purtroppo oggi il Ticino è un laboratorio in negativo. Quanto si sta sperimentando qui verrà esportato nel medio periodo nelle altre regioni. Già ora altre regioni vivono una situazione che non è molto diversa dalla nostra. Non allo stesso livello di gravità ma ci sono problemi che si moltiplicano ovunque: casi di abusi, dumping salariale e sfruttamento.

 

Ma il problema di fondo qual è? Sappiamo benissimo che il padronato non è disposto a migliorare le misure di accompagnamento, che si è battuto in questi ultimi mesi per sospenderle, addirittura c’è chi le vorrebbe eliminare. Allora noi diciamo che servirebbe uno scatto, un cambiamento di passo da parte della Sinistra e da parte del movimento sindacale. Un cambiamento di strategia in funzione del rafforzamento delle misure di accompagnamento. Misure indispensabili se vogliamo preservare i diritti nel nostro mercato dl lavoro. Il quotidiano Le Temps, ovvero il giornale della borghesia romanda, ha recentemente evocato uno studio che ribadisce come la libera circolazione abbia favorito essenzialmente le élites, le classi sociali benestanti.

 

Noi riteniamo che sia venuto il momento di porre fine alla garanzia di sostegno acritico ai bilaterali, difesa ancora oggi dal movimento sindacale svizzero. È importante capire una cosa: non dobbiamo chiedere misure di accompagnamento affinché i bilaterali possano trovare l’appoggio della popolazione ma piuttosto dobbiamo esigere un chiaro rafforzamento delle misure di accompagnamento affinché il movimento sindacale sostenga i bilaterali. Questo bisogna farlo perché la situazione è talmente degradata che dobbiamo lanciare un messaggio forte alla politica e al padronato. Rispetto alle strategie sostenute in questi ultimi anni, che non hanno permesso di portare ad un reale rafforzamento delle misure di accompagnamento, occorre giungere a una discontinuità. Per difendere i diritti e le tutele dei lavoratori.

 

 

Quaderno 7 / Giugno 2016