di Red
Hanno nascosto la bandiera Nera ma sono sempre loro, e questa volta hanno l'esercito Turco (il secondo più potente della Nato) al loro fianco.
Sono tornati per vendicarsi dei popoli del Rojava che, metro dopo metro, li avevano respinti e sconfitti, fino a conquistare Raqqa, la loro “capitale”. Curdi, ieri acclamati come salvatori dal mondo nella guerra contro l'ISIS, oggi abbandonati al massacro con il complice silenzio della comunità internazionale.
I miliziani arabi siriani che guidano l'attacco turco ad Afrin nella Siria settentrionale minacciano di massacrare la popolazione a meno che non si convertano alla variante dell'Islam sposata da Isis e Al-Qaeda. In un video combattenti della milizia turca descrivono i curdi come "infedeli" e lanciano un forte avvertimento, dicendo "per Allah, se ti penti e ritorni ad Allah, allora sappi che sei nostro fratello, ma se rifiuti, allora vediamo che la tua testa è marcia e noi la strappiamo ".
L'attenzione internazionale è interamente focalizzata sull'assalto dell'esercito siriano alla Ghouta orientale ma pochi riportano dell'imminente massacro dei curdi e di altre minoranze ad Afrin (700'000 abitanti) per mano di Erdogan.
Tutti noi, non possiamo lasciarli soli!