Gli studenti svizzeri si mobilitano: in rivolta per l'istruzione!

Di Red

 

Riduzioni ai budget scolastici, rincari delle tasse universitarie, tagli alle borse di studio, aumento delle selezioni..., gli studenti svizzeri ne hanno abbastanza e si sono riuniti nella coalizione nazionale “Azione_Istruzione”. Dal 19 al 25 marzo avrà luogo una settimana d'azione in varie città e culminerà sabato 24 a Berna con una grande manifestazione nazionale contro lo smantellamento e il deterioramento dell'istruzione.

 

Il Ticino è rappresentato dal SISA, che assicurano, svolgeranno azioni di protesta anche a sud delle alpi, in particolare sul tema “borse di studio”.

Il manifesto di “Azione_Istruzione”:

 

Manifesto per l’istruzione Marzo 2018 .

 

L’istruzione è il frutto dell’Illuminismo. Essa ha come scopo l’emancipazione stessa dell’essere um ano, grazie ad uno spirito critico. Essa promette un mondo giusto e libero. L’istruzione è la base di ogni società.

 

Un’istruzione forte deve essere indipendente, tanto dall’influenza dell’economia quanto da quella politica. Essa deve essere audace e senza costrizioni, poiché una presa di coscienza è impossibile senza dimensione di libertà.

 

Un’istruzione forte al servizio del bene comune e non di una qualunque proprietà privata. L’istruzione non è quindi un bene commerciale e non deve diventare una merce. Essa deve essere accessibile a tutti.

 

Ci dicono che l’istruzione è la sola risorsa in nostro possesso. Li prendiamo in parola: senza istruzione, non c’è innovazione. E senza innovazione, non c’è futuro.

 

È per questo che ci impegniamo :

 

• contro ogni forma di restrizione e limitazione, che sia sotto la forma di tagli al budget, di misure di smantellamento, d’aumento delle tasse universitarie o a causa dello statuto di soggiorno;

 

• contro l’influenza dell’economia e della politica sulle nostre istituzioni educative. Contro l’aumento della dipendenza delle scuole superiori da un finanziamento esterno legato a fondi privati;

 

• contro la flessibilizzazione e la precarizzazione nel settore dell’istruzione;

 

• per un’istruzione emancipatrice al posto di una formazione che ci riduce a del capitale umano;

 

• per delle istituzioni educative democratiche e partecipative;

 

• per il mantenimento e lo sviluppo dei servizi pubblici. Ci opponiamo ai tagli nel sistema sanitario, sociale e dell’assistenza.