"Operazione Valascia": le parole di chi ha subito la repressione di Gobbi

Mamma incazzata (lettera integrale)

 

Sono una mamma, una tifosa dell' Ambrì-Piotta, una donna che crede e difende il tifo organizzato, una mamma e una donna che crede nella Curva Sud, che crede in una realtà di pace e tolleranza, una mamma che crede nella giustizia e nella libertà d'espressione. Scrivo queste righe, per denunciare fatti gravissimi avvenuti la mattina 14 marzo 2018 all'alba presso il mio domicilio, quando tutti i miei credo sono stati calpestati e la mia vita serena e tranquilla è stata violentata da due individui sconosciuti in divisa sguinzagliati da un procuratore pubblico e da un personaggio a tutti noi noto per essere mandante primario di repressione, intolleranza, razzismo, terrorismo psicologico.

Un personaggio che si vende quale paladino dei più deboli e portatore di giustizia ed invece è una persona subdola che crede di poter fare e dire quello che desidera, perché superiore, cito da un recente comunicato pubblicato dalla Gioventù Bianco Blu , parole che ritraggono appieno il suo perverso obbiettivo quello di "una visione del mondo totalitaria, robotica e senza emozioni, dove le persone sono viste come burattini da manipolare nel credo, nell’obbedienza e nella disciplina. Cose che, evidentemente, cozzano profondamente con la libertà, la passione, la fantasia e l’umanità del pianeta Valascia" .

 

Quest'ultimo crede con la violenza (perché di violenza si tratta) di poterci mettere a tacere, crede che, infangando il buon nome di questo gruppo e di tante persone un giorno sterminerà la voce e il grido dell'unica realtà ticinese dissidente contraria a questa politica autoritaria e dittatrice, una realtà che vuole dire no ai sistemi dittatoriali di questo cattivo personaggio. di questo cattivo esempio.

 

Io dico no.

 

Mercoledì mattina erano le 06:40, mio figlio più grande stava facendo colazione con il suo papà, io e il piccolo, eravamo ancora a letto la nostra giornata si stava avviando come sempre. Suona il campanello nello stupore generale, per lo strano orario, mio figlio grande apre, e sorpresa si presentano due ragazzotti enormi, in divisa con armi a vista e un mandato per entrare in casa nostra e portare via il mio compagno ed il papà dei nostri bimbi. Con accuse di una certa gravità e specialmente infondate cito sommossa, danneggiamento, violenza e minaccia contro le autorità, infrazione alla legge sugli esplosivi, dissimulazione del volto.... i poliziotti intimano al mio compagno di allontanare nostro figlio mandandolo in stanza da me, ed iniziano a perquisire casa a guardarsi in giro sempre forti di un foglio bianco che cito ...se risulta necessario gli agenti di polizia incaricati di eseguire il presente mandato di accompagnamento hanno il potere di usare la forza, come pure di accedere a case ad appartamenti e ad altri spazi non accessibili al pubblico, il mio compagno riesce a farli ragionare e a chiedergli di interrompere questa cosa nel bene dei bambini. Viene mi sveglia, potete immaginare voi la situazione i bambini in stanza preoccupati con il grande che dice al piccolo di non uscire perché in casa c'è la polizia, il piccolo piange e ubbidisce la paura nei loro occhi...impauriti preoccupati non capiscono cosa sta succedendo, ma per fortuna pur sentendo tutto rimangono in stanza, insomma scene da cinema, scene da film, scene che non credi mai possano succedere realmente.

 

Chiediamo spiegazioni, ci difendiamo dicendo che non abbiamo fatto nulla e che vogliamo sapere quali prove abbiano contro di lui, in modo del tutto autoritario non ci vengono date motivazioni o prove, anzi veniamo accusati di sapere benissimo il perché, e quindi di essere anche dei bugiardi, viene però sequestrano telefono e passaporto nella nostra incredulità più assoluta, al mio compagno viene chiesto di prepararsi e di chiamare il datore di lavoro per annunciare che non sarebbe stato presente, immaginatevi la situazione, siamo sotto shock, non capiamo, i bimbi sempre soli chiusi in stanza.

 

Chiedo dove lo portano mi viene detto lapidariamente a Locarno, e quando lo rivedrò, non lo so.

 

La macchina della polizia in borghese parcheggiata davanti a casa il mio compagno portato via come un criminale, alle prime luci di un mercoledì di pura follia, perché di questo si è trattato follia pura, e tutto per dare sfogo al volere di un gruppo di persone sbagliate, che agiscono in modo sbagliato e che vogliono far credere di voler difendere la popolazione da gente cattiva, coloro che dicono di lavorare in difesa dei bambini, poi li attaccano così. Bravi.

 

La gente cattiva non siamo noi, sono loro, sono loro che hanno spaventato i nostri figli, sono loro che infangano la realtà e non dicono la verità, sono loro che non sono giusti, sono loro che hanno portato via un uomo ed un papà che mai avrebbe messo i suoi figli in pericolo, e che mai si sarebbe aspettato un trattamento del genere, perlopiù davanti a due bambini innocenti, unicamente colpevole di essersi trovato in una situazione come tante altre persone, mi viene da dire tranquillamente che poteva capitare a chiunque, una foto con le mani in tasca, e voilà sei un criminale, e loro ti scovano.

 

Spiego ai miei figli che la polizia si è sbagliata, e che la polizia si è comportata in modo scorretto, perché non si svegliano dei bimbi così, e che il papà deve solo rispondere a delle domande, e che questi strani poliziotti magari non conoscono le buone maniere, e che non hanno capito che non siamo malviventi, terroristi o peggio ancora, ma che presto tutto si risolverà.

 

Rilasciano il mio compagno più di sei ore dopo, senza niente, non hanno niente, se non una foto con le mani in tasca sul piazzale della Valascia, è come un tendone del circo senza spettacolo all'interno, e dopo avere pagato un biglietto salatissimo, una gran pagliacciata, per cosa? Per terrorizzare chi? I nostri figli? Le nostre mamme? Le mogli? A quale scopo? Il loro sporco gioco.

 

Non sono nella posizione finanziaria di denunciare quanto accaduto, anche perché al momento alla luce dei fatti, non so se poter più credere che una giustizia ci sia, perché quello che abbiamo vissuto è stato un sopruso e un abuso di potere senza eguali.

 

Mi rimane tanta tristezza e amarezza nel cuore, e qualche domanda: ma se il mio compagno fosse già stato al lavoro, oppure assente e io non avessi sentito il campanello, avrebbero sfondato la porta in forza di quel mandato, e cercato il mio compagno nelle mura e negli anfratti dell'appartamento? Quali sono le nostre colpe per aver subito dalle cosiddette" autorità" un trattamento tanto invasivo? Chi verrà a dire ai miei figli che il loro papà non ha fatto nulla di male e che si sono sbagliati? Chi toglierà dai ricordi dei miei figli quel maledetto mercoledì mattina?

 

Bisogna lottare contro questo sistema malato, bisogna ribellarsi a questo sistema politico sporco fatto di repressione e persone senza pudore, che vanno in televisione a mettere il faccione raccontando favole a cittadini e cittadine facendo loro credere che il male siamo noi e le nostre idee di libertà, tolleranza e aggregazione, e invece no, non è così, e io che già lo sapevo, credetemi, oggi, io sì che ho le prove, eccome se le ho.

 

Concludo dicendo che se potessi vedere il futuro delle mie creature, beh preferirei a vita saperli liberi ultras che ignobili leghisti e cito nuovamente uno stralcio del comunicato GBB nel quale si evince che siamo la Gioventù Bianco Blu, siamo la curva sud belli ribelli diversi particolari insomma una curva scomoda per chi vorrebbe un mondo di frontiere e repressione e fa agopuntura per dimagrire.