L’autorizzazione per il rally nel Mendrisiotto dello scorso anno era illegittima

di Prof. Dr. med. Giorgio Noseda Primo firmatario del ricorso al TRAM

 

Il Tribunale amministrativo cantonale ha accolto il ricorso presentato da associazioni (Pro Natura, Cittadini per il territorio), da partiti politici .(Verdi e Partito socialista) e da 141 cittadini del Mendrisiotto contro lo svolgimento del rally automobilistico sul percorso Balerna-Novazzano-Chiasso Pedrinate, che si è svolto il 23 e 24 giugno dello scorso anno.

 

IL Tram ha sentenziato:

“Nella misura in cui è ricevibile, il ricorso è accolto. Di conseguenza è accertata l’illegittimità della decisione 12 maggio 2017 con cui la Sezione della circolazione ha concesso al comitato del rally l’autorizzazione a organizzare il 20. rally ronde Ticino.”

 

L’autorizzazione è stata ritenuta illegittima perché non è stato rispettato il Piano di risanamento dell’aria, in vigore dal 2007, che vieta lo svolgimento di manifestazioni motoristiche nel periodo di tempo che va dal 15 giugno al 31 agosto. Il motivo di questo divieto è che nei mesi estivi aumenta fortemente la concentrazione dell’ozono, un gas molto irritante prodotto dalla forte insolazione a partire dal biossido di azoto rilasciato dai veicoli in circolazione. La Sezione protezione dell’aria aveva dato preavviso negativo. Ciononostante l’Ufficio cantonale della circolazione ha rilasciato l’autorizzazione, e questa decisione è stata avvallata dal Consiglio di Stato, che quindi non ha rispettato il Piano di risanamento dell’aria da esso stesso emanato.

 

Si può quindi dedurre che l’Autorità cantonale è affetta da dissonanza cognitiva (come se due emisferi cerebrali funzionassero in modo indipendente l’uno dall’altro): da una parte essa opera in favore di una riduzione del traffico stradale, raccomandando l’uso di biciclette e di mezzi pubblici, il car sharing, il car pooling e altre misure, atte a diminuire la polluzione atmosferica; d’altro canto divulga un segnale fortemente diseducativo, specialmente per i giovani, permettendo corse automobilistiche con motori potenti lanciati e alte velocità e quindi fortemente inquinanti. Oltretutto in deroga ai propri regolamenti.

 

Vorrei quindi invitare l’Autorità cantonale a consultare il Rapporto: “Qualità dell’ aria in Ticino “ (ultima edizione del 2017), da essa stessa pubblicato. Vi si può leggere che Chiasso è una delle regioni più inquinate della Svizzera, con livelli annui e giornalieri di polveri fini, di biossido di azoto e di ozono costantemente molto sopra i limiti prescritti dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento dell’aria (OIAt) e conseguenti gravi rischi di malattie, specialmente tumorali, cardiocircolatorie, metaboliche (diabete) e neurologiche (ictus cerebrale e demenza) come risulta dallo studio epidemiologico svizzero SAPALDIA, al quale anche il nostro Cantone partecipa.

 

La decisione del Tram ci è stata recapitata il 24 marzo. Nel frattempo gli organizzatori del rally del Mendrisiotto hanno annunciato boriosamente una nuova edizione 2018 prevista nel Mendrisiotto nei giorni 1 e 2 settembre. Una vera e propria provocazione, come se il livello di ozono, elevato il 31 agosto, diminuisse drasticamente il primo settembre. Da parte nostra, la storia non finisce qui e continueremo a opporci al rally con tutte le nostre forze.