LA CORRETTA INFORMAZIONE È LA BASE DELLA DEMOCRAZIA!

Unia - Ticino

 

Onorevoli Consiglieri di Stato, le dichiarazioni fatte ieri alla stampa, anche in considerazione dell’annuncio del reclamo formale da parte di Unia, hanno permesso di delineare ulteriormente i contorni giuridici di quella che – a nostro avviso impropriamente – continuate a definire “Riforma fiscale e sociale”.

Anche allo scopo di chiarire i dettagli della nostra posizione, abbiamo deciso di scrivervi formalmente, richiamando alcuni passaggi di natura tecnica che assumono, dal nostro punto di vista, una rilevanza politica molto importante.

 

L’opuscolo informativo elaborato dal Governo, che arriverà nelle case di tutti gli elettori a partire dalla prossima settimana, omette volutamente un passaggio fondamentale del rapporto di maggioranza.

 

Il rapporto, citato dall’On. Vitta stesso nella conferenza stampa di martedì 27 aprile, dice espressamente che qualora la riforma fiscale cadrà in votazione popolare “…il consiglio di stato potrà tenere in sospeso l’altra parte – quella sociale – per un certo periodo, riportandola poi eventualmente davanti al parlamento per l’abrogazione non essendo più dati i presupposti per una sua approvazione”. Questo significa che non vi è nessun legame indissolubile tra le due riforme, in quanto Il Parlamento avrà la piena facoltà di decidere per l’implementazione delle misure sociali, indipendentemente dall’esito del voto del 29 aprile. Questo, per altro, nel rispetto della decisione del Tribunale Federale, che evidenziava chiaramente come il legame tra oggetti distinti lede la libertà di voto dei cittadini.

 

Nonostante il significato di questo passaggio sia piuttosto chiaro, il testo dell’opuscolo informativo lascia intendere in maniera inequivocabile che esista invece un meccanismo automatico – “quasi” giuridico – che vincola l’entrata in vigore delle misure sociali all’esito della votazione sul pacchetto fiscale. Il testo dice infatti; “In considerazione della chiara volontà espressa dal Parlamento, se una delle due componenti, fiscale o sociale, dovesse venire a mancare anche l’altra non potrà essere messa in vigore.”

 

Questo aspetto, unitamente al titolo stesso dell’opuscolo, dove il reale oggetto della votazione è completamente in secondo piano rispetto al richiamo alla “Riforma fiscale e sociale”, concorre a disinformare la popolazione e rischia di condizione in modo importante l’esito della votazione.

 

Nei fatti la clausola ghigliottina, aggirata attraverso quello che voi definite “un patto sociale”, si ripropone agli elettori ora in un'altra forma.

 

Tralasciando gli aspetti legali sanciti dalla sentenza del Tribunale federale più volte evocata, abilmente aggirati durante l’iter parlamentare, il principio dell’unità della materia aveva lo scopo di evitare il condizionamento del voto popolare attraverso il legame tra due oggetti distinti. In questo modo viene meno questo principio fondamentale.

 

In considerazione dei tempi tecnici necessari, un reclamo su alcune formulazioni sull’opuscolo da parte di Unia, qualunque fosse l’esito, potrebbe avere come effetto quello della posticipazione del voto popolare.

 

Non essendo questo il nostro intento, anche allo scopo di evitare un aggravio di costi per la collettività, abbiamo deciso si sostituire il reclamo formale con questo scritto, in cui chiediamo formalmente di;

 

I. Modificare il titolo dell’opuscolo informativo, mettendo in primo piano “riforma della legge tributaria del 12 dicembre” ed eliminando il riferimento alla parte sociale, che non è oggetto della votazione;
II. Eliminare il passaggio “In considerazione della chiara volontà espressa dal Parlamento, se una delle due componenti, fiscale o sociale, dovesse venire a mancare anche l’altra non potrà essere messa in vigore.”

 

Richiamando voi e il governo ad un senso di responsabilità nei confronti della popolazione, siamo certi di aver ben chiarito le nostre posizioni e di avere nel contempo fugato ogni dubbio sui presunti tentativi di ostruzionismo da parte del Sindacato Unia.

 

Nell’attesa di una vostra presa di posizione, cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti.