UNIA: distanza abissale tra il "palazzo della politica" e il paese

di Red

 

Riforma fiscale: durissimo comunicato del sindacato Unia contro il leghista Michele Foletti e i sostenitori degli sgravi fiscali. Da loro, solo menzogne e fumo negli occhi della gente.

 

Giochi di prestigio per giustificare l’ingiustificabile

 

Le prese di posizione dei fautori della riforma fiscale in votazione il prossimo 29 aprile, oltre che essere condite di menzogne e mezze verità, sono rivelatrici della distanza abissale esistente tra il “palazzo della politica” e la realtà del paese, tra la cultura economica dominante e bisogni concreti e urgenti dei cittadini confrontati con la precarietà, la disoccupazione e la povertà. Il granconsigliere della Lega dei Ticinesi Michele Foletti, gran mattatore di questa campagna referendaria portata avanti a braccetto col Consigliere di Stato liberale Christian Vitta, ne ha dato dimostrazione nel dibattito mandato in onda ieri sera dal Quotidiano della RSI.

 

Per giustificare l'ingiustificabile, cioè nuovi regali fiscali ai milionari e alle grosse aziende, Foletti gioca con i dati statistici e propone analisi fantasiose sul fenomeno della disoccupazione. Dipinge un cantone che sta bene, dove non esisterebbero problemi di povertà essendo la disoccupazione in diminuzione. Lo fa citando i dati periodici sui senza lavoro che hanno però un valore molto relativo, visto che non tengono conto delle persone che hanno esaurito il diritto alle prestazioni ma continuano a non avere un'occupazione e certamente non fotografano la realtà della sotto-occupazione, dell'intermittenza del lavoro e della fragilità esistenziale che colpisce molte persone in Ticino. Sostenere, come fa Foletti, che la disoccupazione giovanile sia una responsabilità della scuola e non del mercato del lavoro, è semplicemente folle. Si tratta solo di un tentativo di gettare fumo negli occhi alla gente.

 

Nel medesimo dibattito Foletti cala però anche la maschera e rivela qual è l'idea di paese che si cela dietro le politiche degli sgravi fiscali: tassare i cittadini e favorire le aziende per attirarne il più possibile sul nostro territorio facendo leva su un bassissimo costo del lavoro, dunque sulla possibilità di pagare poche tasse e salari vergognosamente bassi. Così, in sostanza, Foletti spiega la “scelta” del Ticino (della maggioranza che lo governa) di “puntare” sulle persone giuridiche anziché su una fiscalità attrattiva per le persone fisiche, come fa invece con successo il Cantone Grigioni.

 

Il sindacato Unia invita le cittadine e i cittadini ticinesi a riflettere su questi aspetti e a riconoscere, al di là delle parole che vengono pronunciate, chi sta dalla parte di chi. Scopriranno facilmente che i sostenitori dei regali fiscali ai ricchi non stanno dalla loro.

 

 

 

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