Risparmiare sulla scuola per aiutare i super ricchi

di Red

 

I nostri governanti ci hanno spiegato che non ci sono soldi, bisogna risparmiare. Quindi negli ultimi anni, tagli nel sociale e nell'istruzione. Oggi invece ci scopriamo in attivo di 80 milioni e con un pacchetto fiscale che vorrebbe regalare 52 milioni alle persone più facoltose del Cantone.

Gli studenti e gli apprendisti del sindacato SISA si sono organizzati e con una raccolta firme e manifestazioni sono riusciti ad ottenere una leggera retromarcia sul taglio di 5 milioni alle borse di studio.

 

Venerdì scorso hanno consegnato la petizione al Gran Consiglio.

 

Aiuti allo studio: oltre 2200 firmatari chiedono misure più incisive!

 

Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ha consegnato oggi oltre 2200 firme (di cui 1500 in forma cartacea e 700 online) a sostegno della petizione “Per un rafforzamento delle borse di studio” lanciata lo scorso gennaio. Il grande supporto alle nostre rivendicazioni è l’ennesima testimonianza di un disagio diffuso circa la situazione degli aiuti allo studio in Ticino, sottoposti da qualche anno a numerose misure di risparmio che hanno colpito duramente famiglie e studenti.

 

I correttivi recentemente stabiliti dal Governo costituiscono indubbiamente un passo in avanti nella giusta direzione, che dimostra peraltro l’utilità e la necessità della lotta studentesca in difesa dei propri diritti (senza il lancio della petizione e la mobilitazione di fine marzo non avremmo probabilmente assistito a nessuna riconsiderazione delle decisioni adottate in passato). Tali misure sono però ancora largamente insufficienti per risolvere il problema: gli oltre 2200 firmatari della petizione rivendicano infatti degli interventi più incisivi per il rafforzamento di questi sussidi (dall’abolizione totale della trasformazione in prestiti di parte delle borse di studio all’aumento del tetto massimo degli aiuti allo studio, passando per una riduzione del ricorso ai prestiti e un allargamento dei criteri per l’accesso alle borse di studio).

 

I più recenti risultati d’esercizio del Cantone dimostrano che un maggior impegno in questo senso sia assolutamente sostenibile dal punto di vista finanziario (come a nostro avviso lo era già in passato), per cui dal Gran Consiglio - cui è indirizzata la petizione in questione - ci aspettiamo ora un maggior coraggio e una maggiore coerenza rispetto ai proclami elettorali di tre anni fa (che sicuramente risuoneranno nuovamente nei prossimi mesi): non basta solo dire che investire nell’istruzione è importante, occorre anche dimostrarlo nei fatti!

 

 

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