Libertà di stampa a processo

di Red

 

Inizierà giovedì 27 aprile il processo presso la pretura penale di Bellinzona contro i giornalisti del Caffè. La clinica St’Anna (gruppo Genolier) li accusa di aver portato pregiudizio alla libera concorrenza con i loro articoli e le loro inchieste sulla malasanità.

Testimoniamo la nostra solidarietà con i giornalisti del Caffè presenziando al dibattimento processuale Giovedi 26 aprile ore 09.00 via Franscini 7 a Bellinzona / Tribunale Penale Federale.

Testimoniamo il nostro disappunto per un chiaro tentativo di limitare la libertà di stampa.

 

 

APPELLO 

Per la difesa della libertà di stampa

Per la difesa dei giornalisti del Caffè sotto accusa

 

Più di un anno fa ci eravamo fatti promotori di un appello in difesa della libertà di stampa e per la difesa dei giornalisti del Caffè sotto accusa. Un appello che aveva raccolto migliaia di firme a difesa dell’indispensabile ruolo dell’informazione e delle inchieste giornalistiche.

 

Il Caffè aveva svolto inchieste che sollevavano interrogativi, tuttora irrisolti, fondamentali dal punto di vista dell’interesse pubblico: salute, sanità, sicurezza delle cure. Quegli interrogativi andavano a toccare, come e logico e normale che sia in un paese democratico, interessi di parte, in particolare di gruppi ospedalieri potenti e importanti.

 

Allora questi gruppi, con la loro azione giudiziaria, contestavano il diritto di una stampa libera e democratica di porre interrogativi, di analizzare situazioni, di condurre inchieste con un solo obiettivo: mettere queste informazioni a disposizione dell’opinione pubblica, in un puro spirito di servizio pubblico. Ora quella promozione di accuse, quel tentativo di imbavagliare giornalisti liberi e indipendenti, arriva a compimento. Proprio nei prossimi giorni, giovedi 26 aprile con inizio alle ore 09.00 presso l’aula del Tribunale Penale Federale via Franscini 7 a Bellinzona, si terrà davanti alla Pretura Penale il processo per diffamazione e concorrenza sleale contro quattro giornalisti del Caffè promosso dalla Clinica Sant’Anna di Sorengo

 

Questo ci dice che una pesante minaccia continua a gravare oggi in Ticino, forse ancor di più che negli scorsi anni, sulla libertà di stampa e sul diritto di cronaca, valori fondamentali garantiti dalla Costituzione.

 

Diritto di pensiero, di parola, di informazione sono la base della democrazia. Principi che la Corte europea dei diritti dell’uomo difende anche a tutela del ruolo della stampa, sottolineando il rischio che ogni sanzione penale ne possa condizionare l’attività.

 

Cercare di zittire la stampa, di far tacere l'informazione altro non è che una prova di forza che priva i cittadini del diritto di chiedere e ottenere risposte alle loro legittime domande.

 

La difesa della libera informazione è oggi indispensabile in una realtà dove la pluralità giornalistica si sta drammaticamente impoverendo.

 

Per questa ragione abbiamo deciso di rinnovare il nostro appello a sostegno dei giornalisti del Caffè e della liberta d’espressione in questo delicato momento del processo. Invitiamo tutti coloro che lo condividono ad aderire a questo appello, comunicando la propria adesione all’indirizzo indicato sotto; invitiamo pure coloro che ne avessero la possibilità a testimoniare direttamente la propria solidarietà con i giornalisti del Caffè presenziando al dibattimento processuale (Giovedi 26 aprile ore 09.00 via Franscini 7 a Bellinzona / Tribunale Penale Federale).

 

Primi firmatari

Matteo Pronzini, Jacques Ducry, Gianni Frizzo, Giuseppe Sergi, Sergio Rossi, Christian Marazzi, Renato Martinoni, Franco Cavalli.

 

Le adesioni sono da inviare a: solidarieta@bluewin.ch

 

 

 

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