Nicaragua: Ortega annuncia il ritiro delle misure antisociali sulle pensioni

da Managua, Franco Cavalli

 

Atterro con il batticuore: le notizie sentite a Città del Messico, dove sono stato per ragioni professionali per tre giorni, erano spaventose: almeno 25 morti, un centinaio di feriti, diversi dispersi, dopo 72 ore di scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.

Nell'aereo se ne parla, in fase d'atterraggio si intravvedono movimenti di truppe, qualcuno dice di vedere carri armati, che io non scorgo però...

 

Ritrovo una Managua sconosciuta: aeroporto e strade presidiate dall'esercito, poco traffico, lunghe file alle pompe di benzina, supermercati (qui di solito strapieni la domenica) e ristoranti chiusi, dappertutto segni di strade disselciate, di incendi, di danni di vario genere... arrivo alla casa di AMCA... un vicino di tendenze reazionarie ci accoglie cantando ironicamente "El pueblo unido, jamas sera vencido".

 

L'atmosfera è pesante e non solo per i 36 gradi all'ombra... il pensiero corre al Venezuela: sarà questo il futuro? Sono queste le garrimbas?

Poi 5 ore dopo la svolta (così si spera): Daniel Ortega annuncia il ritiro delle misure antisociali sulle pensioni che han scatenato il tutto... la città sembra rianimarsi, giovani sandinisti escono nelle strade a riparare i danni. Forse domani la vita riprenderà normalmente... già temevo di non potermi dedicare a visitare i progetti di AMCA.

 

Ora bisognerà però capire il perché del tutto: qui gli amici (di sinistra) si dividono. C'è chi oltre all'autogoal sulle pensioni (oltretutto promulgato senza consultazioni) incolpa la coppia Murillo- Ortega, che soprattutto i giovani non sopportano più... poi la situazione economica, diminuito fortemente l'aiuto venezuelano, sta peggiorando... c'è chi invece vede soprattutto la lunga mano dell'imperialismo statunitense, imbaldanzitosi dopo i colpi di stato in Honduras e Brasile, la sconfitta elettorale del FMLN in Salvador e la debolezza venezuelana.

 

Io penso però soprattutto a cosa mi ha detto un vecchio compagno che ha passato diverse ore con gli studenti che occupavano una delle Università "sembrava il 68 e gli slogan erano quelli della rivoluzione sandinista"... Magari ci risentiamo.

 

 

 

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