Giorno di festa per i super ricchi, grazie all'élite del Partito Socialista

di ForumAlternativo

 

Un vantato “patto di paese” salvato da 193 voti. Le imminenti prossime politiche di sgravi annunciate dal governo, devono essere messe immediatamente nel cassetto.

Sarebbe folle e irresponsabile da parte del governo pensare di continuare con la politica degli sgravi, promosse a suon di inganni e ricatti al popolo, in un paese spaccato.

 

Oggi vi è andata bene, ma il risultato odierno è ben lungi da essere una conferma popolare ai vostri piani.

 

Ad aver sostenuto questo orientamento politico fondato su menzogne e ricatti, anche la maggioranza del gruppo parlamentare PS e diversi suoi municipali di spicco (Chiasso, Lugano, Bellinzona).

 

Questo fatto ha ulteriormente disorientato l’opinione pubblica progressista del cantone. Se la sinistra, che ormai è arrivata a toccare il fondo in questo cantone, vorrà rinascere, non potrà che sbarazzarsi di certi personaggi, cercando di ricostruire una vera alternativa con i salariati, i precari, gli studenti, le donne e tutti coloro che soffrono per la politica neoliberista portata avanti dalla casta al potere.

 

Vanno ora prefigurati nuovi orizzonti e si pone con urgenza la necessità di costruire una nuova grande organizzazione politica della sinistra.

 

Per 193 voti di scarto, la maggioranza delle elettrici e degli elettori ticinesi ha accettato la riforma fiscale, che garantisce 52 milioni di regali ai super ricchi e alle grandi aziende. Si tratta di una somma praticamente uguale a quella che il Consiglio di Stato ha tolto negli ultimi anni ai più bisognosi, tagliando in assegni integrativi, in quelli di prima infanzia e riducendo i sussidi di cassa malati. A seguito di questi tagli ora molte persone sono finite in assistenza pubblica.

 

Il Consiglio di Stato ha vinto basandosi sul falso argomento, ormai ritrito che “altrimenti questi scappano”, ma soprattutto facendo credere che questo regalo era indissolubilmente legato alla concessione di 20 milioni per sedicenti misure sociali a favore, ad esempio degli asili nido. Ora questo collegamento, in base alle decisioni del Gran Consiglio, non esisteva e soprattutto questi 20 milioni erano già presenti, nella cassa cantonale di compensazione, per cui potevano ad ogni modo essere investiti, anche immediatamente.

 

Purtroppo a questo gioco si sono prestati anche alcuni “sindacalisti”: se la posizione dell’OCST è tutt’altro che sorprendente visto la traiettoria imboccata da questa organizzazione sindacale stupisce invece l’attitudine della VPOD che ha fatto il verso al Consiglio di Stato sostenendo la favola del pacchetto globale, incluse le misure “sociali”.

 

 

 

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