Fermate la chiusura degli uffici postali!

di Red

 

Questa mattina il COMITATO PER LA DIFESA DEGLI UFFICI POSTALI ha scritto alla deputazione ticinese alle Camere Federali chiedendo una moratoria sulla chiusura degli uffici postali.

 

Chiusure uffici postali - moratoria

 

Gentili deputate e deputati,

 

il 16 marzo 2017 Susanne Leutenegger Oberholzer e diversi altri deputati, tra cui la ticinese Marina Carobbio, hanno presentato la seguente mozione:

 

“Il Consiglio federale, in qualità di proprietario della Posta, è invitato a disporre una moratoria sulla chiusura degli uffici postali fino alla presentazione di una pianificazione strategica della rete degli uffici postali che fornisca informazioni sul suo futuro, crei trasparenza sull’assetto della rete nei confronti della popolazione interessata e, allo stesso tempo, stabilisca se in merito alla raggiungibilità degli uffici postali e delle agenzie sia opportuna una revisione della legge sulla Posta.”

 

Il 6 marzo 2018, un anno dopo, i firmatari della mozione hanno presentato una mozione d’ordine con la quale chiedevano che la mozione fosse finalmente sottoposta al parlamento durante questa sessione primaverile.

 

Avremmo immaginato che la mozione d’ordine fosse appoggiata dalla totalità della deputazione ticinese, perché una moratoria era stata chiesta, all’unanimità, già nel dicembre 2016 dal Gran Consiglio del nostro Cantone, in rappresentanza dei cittadini ticinesi. L’iniziativa come si ricorderà, chiedeva una moratoria nella chiusura degli uffici postali, in caso di disaccordo dei comuni.

 

Così purtroppo non è stato. La mozione e stata sostenuta soltanto da tre deputati (Carobbio, Pantani, Quadri) e respinta invece da tutti gli altri (Cattaneo, Chiesa, Merlini, Regazzi, Romano).

 

Non nascondiamo che tale situazione ci ha sorpresi e ci preoccupa, perché questo rinvio significa che altre chiusure, anche di uffici postali importanti, potranno aver luogo in queste settimane. Si è persa insomma un’ottima occasione per fermare le chiusure, in attesa di un chiarimento della situazione.

 

Auspichiamo, in considerazione anche di quanto affermato da diversi deputati pubblicamente, non da ultimo da parte dei deputati Merlini e Regazzi, in occasione dell’emissioni “60 minuti” del 19 febbraio 2018 e “I conti in tasca” del 5 aprile scorso, che almeno in occasione del dibattito sulle mozioni che avverrà verosimilmente in giugno o in settembre ci possa essere il sostegno unanime della deputazione ticinese.

 

Oltre alla moratoria, urgente e indispensabile, è pure importante riflettere sul futuro della Posta quale servizio pubblico. A questo riguardo ci piacerebbe, qualora aveste un momento, fissare un incontro per avere uno scambio di idee con la vostra deputazione. 

 

 

 

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