Sindacato Unia
Esprimiamo il nostro rammarico per il risultato negativo dell’odierna votazione sulla revisione della legge tributaria cantonale, che favorirà i milionari e le grosse imprese e farà venire a mancare 52,5 milioni di franchi alle casse dello Stato.
La disinformazione portata avanti dal Governo e dal comitato favorevole alla riforma, con il continuo richiamo improprio a contenuti sociali nonostante si tratti di misure esclusivamente fiscali, ha sicuramente contribuito a questo esito deludente. Un esito che non va tuttavia interpretato come un via libera a ulteriori regali fiscali in favore di pochi privilegiati.
Governo e Parlamento dovranno tener conto della forte opposizione presente nel paese (i no hanno raggiunto il 49,9%) e che questo risultato è stato condizionato dalla propaganda sulle cosiddette misure sociali, che pur essendo poca cosa, hanno indubbiamente fatto presa sull’opinione pubblica. Una propaganda disonesta e costruita sul ricatto, cui purtroppo ha contribuito anche una parte del movimento sindacale e della sinistra: oltre che del sostegno -piuttosto scontato- da parte dell’Ocst, i regali fiscali hanno infatti goduto dell’appoggio da parte dei vertici della Vpod e dell’anima più filo-istituzionale del Partito socialista. Un comportamento semplicemente irresponsabile per organizzazioni che sono chiamate a difendere gli interessi dei salariati e delle fasce più deboli della popolazione.
Tra qualche anno conosceremo il prezzo sociale di questi sgravi, ma nel frattempo Governo e Parlamento non potranno chiudere gli occhi di fronte alle vere emergenze di questo cantone e ai bisogni reali dei Ticinesi: lotta alla povertà e alle diseguaglianze, difesa dell’occupazione, dei salari e del territorio restano terreni su cui la politica ha il dovere di intervenire con urgenza ed efficacia.
L’approvazione di strettissima misura (solo 193 i voti di scarto) della revisione della Legge tributaria non significa d’altro canto che il popolo abbia dato la sua approvazione ad ulteriori manovre fiscali che dissanguano le casse pubbliche ed attraggono aziende interessate solo a pagare poche tasse e salari da fame, contribuendo così a peggiorare le condizioni generali di vita e di lavoro nel nostro cantone.
Unia combatterà con ogni mezzo eventuali nuovi tentativi che vadano nella direzione di alleggerire la pressione fiscale sui ricchi e di accentuare così le disuguaglianze sociali.