Iniziativa Moneta Intera: I soldi sono dello Stato o delle banche?

di Ivan Miozzari

 

Le banche creano moneta. Concedendo un credito non ricorrono a soldi propri o a quelli depositati sui conti. Prestano soldi che non hanno. Li creano all’istante dal nulla.

Le banche creano moneta anche quando fanno investimenti propri. Quando comprano titoli, immobili o magari metalli preziosi.

 

Lo sanno gli iniziativisti per una Moneta Intera, che lo considerano un ingiusto privilegio. Non lo negano i banchieri, che ritengono essere i migliori custodi di questo pilastro della società umana.

 

Noi quanto ne sappiamo della moneta? I Franchi svizzeri appartengono al popolo svizzero? I cittadini hanno unificato la moneta e creato la Banca Nazionale per poter controllare le politiche monetarie e beneficiare di quella piccola parte di guadagno che la creazione di moneta implica: il signoraggio. Il popolo lo ha scritto nella Costituzione.

 

Ma poiché nella costituzione non si parla di moneta scritturale ecco che le banche si sono inserite nel vuoto legale per prendersi i benefici della creazione di tutta quella moneta che è solo scritta nei grandi computer supercalcolanti.

 

Dunque il popolo deve lavorare per creare quel valore aggiunto misurabile con il PIL, mentre le banche creano valore istantaneamente facendocelo pagare. La loro moneta virtuale è ormai più del 90% di tutta la massa monetaria.

 

In pratica tutti usiamo una moneta privata. Certo è espressa in Franchi svizzeri, ma in realtà è la moneta scritturale che appartiene alle banche private. Siamo tornati ad usare la moneta del potente di turno pagandogli il prezzo che chiede per concedercene l’utilizzo. Abbiamo lasciato alla scaltra aristocrazia bancaria il potere di conio.

 

Allora il popolo deve aggiungere alla Costituzione la moneta scritturale. In modo da avere controllo e benefici con tutti i tipi di moneta che lo Stato emette, la monetina di metallo, la banconota e quella fatta con la tastiera di un computer. Sì perché solo lo Stato deve esercitare questo potere sulla moneta dei cittadini.

 

Ma i banchieri privati sostengono di poter fare meglio dello Stato. “Preferisco un sistema decentralizzato e non statale. Moneta Intera prevede una centralizzazione sulla Banca Nazionale, che per definizione rappresenta lo Stato, rappresenta tutti noi, rappresenta la collettività perché è qualcosa di pubblico”, riferisce Luca Soncini, Banca dello Stato. “D’altro lato abbiamo un sistema con migliaia di banchieri, buoni o non buoni, c’è dentro di tutto, dove però se uno a me non piace lo cambio”.

 

Bisogna sempre sperare di trovare quello buono. “Per quanto riguarda questi ultimi dieci anni” è la replica di Sergio Rossi, professore di macroeconomia e economia monetaria all’Università di Friborgo “le banche non hanno fatto solo degli errori. Hanno preso dei rischi esorbitanti che sapevano essere tali. Sono dei bankster (banker-gangster). Hanno abusato della loro capacità di erogare crediti senza avere denaro depositato”.

 

Dunque non si creda che il nostro denaro, depositato, sia al sicuro. Se esigessimo tutti i nostri crediti alla banca resteremmo delusi e depredati.

 

Anche Thomas Jordan, presidente della Direzione generale della Banca nazionale svizzera è refrattario all’Iniziativa. Ha dichiarato che seppure la BN è abituata alle sollecitazioni del Parlamento, non intende far fronte alle pressioni della politica se passasse Moneta Intera. La soluzione degli iniziativisti: “Se Thomas Jordan intende non aderire al mandato della Confederazione il direttorio verrà semplicemente sostituito”.

 

Al voto del 10 giugno dovremo decidere se rimettere alla Confederazione il controllo di tutto il denaro circolante o se lasciarlo agli speculatori privati. Buona fortuna.