"Noi non stiamo con Mattarella. Non sta difendendo la Costituzione"

di Red

 

Sono durissime le parole di Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista e del Coordinamento nazionale di Potere al Popolo sulle recenti scelte di Mattarella.

 

«Noi non stiamo con Mattarella. Non sta difendendo la Costituzione. Nè con Cottarelli nè con Salvini. Costruiamo uno schieramento di sinistra popolare antiliberista»

 

«Le scelte e le parole del Presidente della Repubblica suscitano rabbia e sconcerto. Il nostro giudizio negativo su Salvini e Di Maio non ci impedisce di condannare con nettezza la scelta del Presidente della Repubblica. Il comportamento di Mattarella ha le sembianze più di un golpe bianco che di una rigorosa difesa della Costituzione. Nella Costituzione è previsto il divieto di ricostituire il partito fascista, non quello di mettere in discussione i trattati europei o la moneta unica.

 

La sovranità non appartiene agli “operatori economici o finanziari” e agli “investitori italiani e stranieri” citati da Mattarella. Il comportamento del Presidente e il suo intervento così pesante sul terreno delle scelte politiche è per noi indifendibile. Non ci stupisce che a sostegno di Mattarella si siano schierati immediatamente due improbabili campioni del costituzionalismo come Renzi e Berlusconi.

 

Questa operazione è la prosecuzione delle ingerenze dell’UE ed avevamo già da tempo profetizzato che Cottarelli, onnipresente su giornali e tv, sarebbe stato il nuovo Monti da imporre a colpi di spread. Proprio perchè ci siamo sempre schierati in difesa della democrazia costituzionale non possiamo che dire NO a questa operazione e all’incarico a un uomo del Fondo Monetario Internazionale.

 

Chi difende la Costituzione non può schierarsi per un’acritica difesa di Mattarella. Rifiutiamo di dover scegliere tra la peste e il colera, tra Salvini e Di Maio da una parte e Renzi e Berlusconi dall’altra. Si tratta di due versioni diverse del neoliberismo.

 

Ci schieriamo dalla parte della democrazia e della Costituzione come abbiamo sempre fatto. La classe dirigente di centrodestra e centrosinistra che ha condiviso le scelte strategiche dagli anni ’90 é ormai delegittimata e trascina nel discredito le stesse istituzioni. Il Presidente della Repubblica, come il suo predecessore, assume il ruolo di garante non della Costituzione ma di di uno stato permanente di eccezione.

 

La richiesta di impeachment non è fondata sul piano costituzionale e il comportamento di M5S e Lega, a partire dalla scelta di un premier inconsistente sul piano politico, ha contribuito a questo esito. Certo Mattarella ha fatto un gran regalo a Salvini che può ergersi a difensore degli italiani e il M5S cerca di competere alzando il volume.

 

Da sempre denunciamo che il cosiddetto “pilota automatico” non è compatibile con la democrazia e che la mette in crisi sul piano formale e sostanziale. A cosa serve poter votare se le scelte di fondo sono già predeterminate? E come si può rafforzare il legame tra cittadine/i e istituzioni repubblicane se un rigore insensato riduce progressivamente diritti?

 

Se Mattarella avesse detto no alla nomina di un demagogo razzista xenofobo come Salvini al ministero degli Interni avremmo apprezzato. Ma il suo intervento in nome dell’ordine post-democratico nato a Maastricht nel 1992 non è condivisibile e accettabile.

 

Lo ricordiamo come ministro della difesa ai tempi della guerra nella ex-Jugoslavia e ci è ben chiaro che tende ad anteporre il quadro internazionale alla Costituzione.

 

Rivendichiamo con orgoglio il nostro voto da sempre contrario ai trattati europei e la nostra lotta per un’altra Europa non in nome del nazionalismo ma della democrazia e della difesa e dell’estensione dei diritti. Costruiamo uno schieramento di sinistra popolare antiliberista per l’attuazione della Costituzione e dunque contro i trattati europei e alternativo a tutti i poli esistenti. Né con Cottarelli né con Salvini».