Jessica Bottinelli Verdi del Ticino
I Verdi del Ticino si schierano in favore di un congedo paternità di 4 settimane ritenendo inadeguate e poco pertinenti le giustificazioni di un Consiglio Federale ormai pensionabile (58 anni di media) e lontano anagraficamente, e con lo spirito, ai reali bisogni delle giovani famiglie.
Le ragioni addotte sono sempre le stesse: un congedo paternità di quattro settimane potrebbe nuocere all’economia elvetica. Giustificazioni che fanno quasi tenerezza se si pensa alla Germania, locomotiva economica europea, che concede ai propri lavoratori fino a 12 mesi di congedo. Nonostante le generose prestazioni fornite il paese germanico conosce un bassissimo tasso di disoccupazione e l’economia avanza con il vento in poppa.
Gli osservatori economici concordano che queste ragioni non siano sufficienti per giustificare un simile rifiuto, in effetti dati alla mano la Svizzera è l’unico paese dell’Unione Europea a non andare incontro alle necessità dei nei papà e delle giovani famiglie.
Nel settore privato è prassi concedere UN giorno di congedo paternità, agghiacciante constatare che questo sia equiparabile a quanto si ottenga normalmente per poter traslocare.
Ancora una volta non si è voluta cogliere l’occasione per uscire dalla dicotomia famiglia-donna. Per i nostri politici a Berna sembra che le questioni famigliari non debbano interessare i papà, relegando di fatto in un angolo occasioni di carriera e sviluppo personale delle giovani madri.
Constatare che anche la Bulgaria (15 giorni di congedo paternità) fa meglio di uno dei paesi più ricchi d’Europa fa davvero pensare. Per tramite di questo scritto i Verdi del Ticino esprimono pieno sostegno alle giovani famiglie e si impegnano a lottare per l’introduzione rapida di un congedo paternità flessibile e sostenibile dalla nostra economia di 4 settimane.
Perché per ordinare gli scatoloni in cantina c’è sempre tempo, per stare vicini ai propri figli c’è una sola occasione.