Svizzera ricca grazie al dolore altrui

Marco Trevisani - Lugano

 

 

 

Che la Confederazione elvetica abbia l'anima della prostituta è cosa nota da decenni.

Cominciando dalle banche che per parecchi lustri hanno spudoratamente ospitato nei loro forzieri denaro criminale sia di delinquenti del mondo intero, e generosamente accolto quello depredato ai loro popoli da dittatori senza scrupoli.

 

Poi, ogni tanto, questa prerogativa elvetiva rimane per qualche tempo in sordina, ma basta che appaia un giorno lo Schneider Ammann di turno (ma anche coi Cassis non si scherza! E non parliamo degli Udc/Lega... ma qualche domandina ce la possiamo fare anche con le socialiste" Sommaruga, cosí pronte a farsi immortalare sui carri armati...) perché riaffiori il nostro repellente credo :"Basta fare soldi, e chissenefrega che altri crepino grazie alle nostre armi".

 

Priorità ai nostri posti di lavoro rispetto ai morti altrui!