Proposta ostile ai giovani e all'intero paese

di Red

 

 

La revisione della Legge sul servizio civile (LSC) proposta dal Consiglio federale non piace (e nemmeno a noi) all'Associazione svizzera per il servizio civile Civiva, che minaccia il referendum se il progetto non verrà migliorato.

 

La nuova normativa va contro l'economia, contro i civilisti e in ultima analisi contro tutta la società elvetica: mette in pericolo l'uguaglianza di fronte all'obbligo di servire e deve perciò essere respinta con decisione, hanno affermato ieri in una conferenza stampa a Berna i responsabili di Civiva, del Consiglio svizzero delle attività della gioventù (CSAG) e di Männer.ch, l'associazione federativa delle organizzazioni a tutela di uomini e padri.

 

Attualmente il servizio civile è già discriminato, in particolare a causa della sua durata superiore di una volta e mezza a quella del militare, mentre in realtà ha un impatto benefico su diversi ambiti, dal sociale alla natura, sostiene il comitato di oppositori.

 

Questo va anche contro le indicazioni delle Nazioni Unite: la Commissione dei diritti umani dell'Onu raccomanda che la durata dei due servizi sia uguale.