Lo strapagato Meyer ricatta il Ticino e la democrazia

di ForumAlternativo

 

In questa fase storica del capitalismo, quasi tutte le decisioni importanti per la vita di noi tutti vengono ormai prese da una ristretta casta di managers superpagati. Studi scientifici hanno dimostrato che a livello globale sono circa 5000 i super managers, tra cui Blocher, Tettamanti, Ermotti e co., che formano questa casta, tutti ben coordinati tra di loro.

Sono loro evidentemente i responsabili primi dell'esplosione delle disuguaglianze economiche, sia a livello nazionale che internazionale.

 

Il direttore delle FFS Meyer, noto per la sua sprezzante arroganza, è un rappresentante tipico di questa casta, che vede la democrazia come il fumo negli occhi: addirittura Angela Merkel ha recentemente affermato che la democrazia è ormai solo quello spazio che l'establishment economico ancora le lascia. Spazio che, come vediamo giornalmente, sempre più si restringe.

 

Meyer, che dai tempi dello storico sciopero delle Officine, non si è mai attenuto agli accordi presi coi lavoratori e con l'Autorità politica, ieri si è superato, quando nell'incontro con Consiglio di Stato e Municipio di Bellinzona, ha ingiunto loro di darsi una mossa, se no le FFS, cioè lui, decideranno da soli.

 

E questo in barba ad un'iniziativa popolare firmata da 15.000 cittadini ed al fatto che le FFS dovrebbero ancora essere un servizio pubblico, componente essenziale quindi della struttura democratica.

 

Ma Meyer sa ovviamente che se il popolo avesse la possibilità di decidere, come di per se dovrebbe essere, lui il suo milione e rotti di stipendio annuo se lo sognerebbe.

 

Meyer vuole quindi forzare la ristrutturazione delle Officine: al di là della localizzazione (aspetto secondo noi non primordiale), questo piano prevede il taglio della metà dei posti di lavoro. E ciò in un Cantone dove già ora tra disoccupati ufficiali (secondo la definizione di una legge iniqua) e crescenti iscritti all'assistenza pubblica siamo ormai attorno al 10%, senza contare i sottoccupati, i precari e coloro che lavorano gratis.

 

Non se ne può veramente più! Ma per cambiare la situazione, bisogna finalmente modificare i rapporti di forza in questa società. E' ciò che noi cerchiamo e soprattutto, con tutta umiltà, cercheremo di fare.