I Verdi del Ticino
I Verdi del Ticino prendono spunto dalle tragiche notizie delle ultime ore per ribadire la necessita urgente di spostare il traffico pesante su rotaia, anche attraverso il completamento di Alptransit a sud, ed evitare così inquinamento, traffico e drammatiche conseguenze come quelle verificatosi a Bologna e nel Piottino.
Lo spostamento delle merci su rotaia non è solo il mezzo più efficace per salvaguardare l’ambiente, tema sappiamo essere poco caro al nostro governo, ma è sicuramente la soluzione più semplice per aumentare largamente la sicurezza sulle nostre strade.
Tema cavalcato largamente quando si discuteva del progetto miliardario del raddoppio del tunnel stradale del Gottardo che, a quanto pare, nella quotidianità risulta meno appetibile.
Il governo Cantonale dovrebbe farsi in quattro per chiedere il completamento a Sud di Alptransit in modo da poter applicare l'articolo costituzionale approvato dal popolo svizzero nel 1994 volto a proteggere l'arco alpino dal traffico di transito di mezzi pesanti. Non viene rispettato nemmeno l’obiettivo minimo fissato nella legge di applicazione dell’articolo costizionale fissato a 650'000 veicoli all’anno, anzi largamente superato.
La Confederazione spalleggiata dai Cantoni viola quindi sia la costituzione che la sua legge di applicazione. Ogni giorno sono infatti migliaia i mezzi pesanti che transitano sul nostro territorio, alcuni dei quali veramente pericolosi e che potrebbero causare conseguenze drammatiche in caso di incidente.
Utenti della strada e abitanti del Ticino sono in pericolo giornalmente senza saperlo. Ora, una volta di più, i recenti fatti hanno dimostrato che le possibilità di un dramma è purtroppo concreta. E’ quindi necessario un giro di vite per limitare il traffico pesante su strada.
Parallelamente il completamento d’Alptransit è la decisione politica più logica per completare la tratta nord - sud e rendere ancora più attrattivo il trasferimento su rotaia.
In un’epoca storica dove il cambiamento climatico lo proviamo tutti i giorni sulla nostra pelle la Svizzera, ed in particolar modo il Ticino, cosa vuole fare? Rimanere ancora fanalino di coda nella salvaguardia della sicurezza e salute dei cittadini?