AEROPORTO, DALLE STELLE ALLE STALLE

 

I Verdi del ticino

 

La notizia del fallimento di SkyWork non fa che confermare quanto il nostro movimento sostiene da anni: l’aeroporto di Lugano-Agno è morto ed è ora di ripensare il suo futuro.

 

Speriamo che anche i partiti che hanno sostenuto a spada tratta lo scalo, con investimenti pubblici per 36 milioni in 13 anni, più ulteriori 19 milioni pronti per essere votati, lo ammettano.

 

Solo qualche giorno fa, con toni trionfalistici, veniva osannato il sindaco Marco Borradori per aver trovato un accordo con la compagnia aerea SkyWork, l’ennesima di una lunga serie, accordo che avrebbe dato ossigeno alle attività dello scalo. Tale soluzione si è sciolta mestamente come neve al sole dopo poche ore… ingenuità, improvvisazione, o mancanza di professionalità? Probabilmente tutte e tre le cose.

 

La città oggi si lecca nuovamente le ferite ma non può e non deve scaricare responsabilità! Il sindaco (pure eletto alla presidenza del CDA di Lugano Airport) ha seguito le trattative in prima persona, come si spiega? Questi sono fatti concreti e finiamola con la favoletta che “bisogna crederci”, qui è tempo di aprire gli occhi.

 

La politica ha il dovere di anticipare i fatti e non subirli costantemente, l’ipotesi chiusura, che non è stata mai seriamente analizzata, deve essere assolutamente presa in considerazione.

 

Comune e cantone devono avviare al più presto delle ipotesi pianificatore del comparto, per evitare l’assalto alla diligenza, dei soliti noti, dei terreni pregiati che si libereranno dopo la chiusura di Lugano Agno. Il comparto può essere rivalutato per dare risposta a bisogni pianificatori del luganese per i prossimi decenni, con indotti finanziari e non solo, sicuramente maggiori rispetto a quello che genera LASA oggi.

 

Per i Verdi del Ticino è ora di abbassare le ali definitivamente su questo capitolo di storia, il nostro cantone non ha più bisogno di questo tipo di mobilità.