SPEZZIAMO L'ISOLAMENTO!

di Collettivo R-esistiamo

 

Negli ultimi tempi, in Ticino, si è parlato molto della situazione dei centri e alloggi dove le persone che non possiedono documenti ritenuti validi sono costrette a vivere. Basta solo avvicinarsi a bunker come quelli di Camorino o Stabio, o edifici come quelli di Paradiso o Cadro, per capire le condizioni in cui degli esseri umani sono costretti/e a vivere.

Perquisizioni all’ingresso, coprifuoco serale, mancanza di finestre, caldo soffocante in camerate sovraffollate senza alcuna privacy, cimici nei letti, cibi scadenti, obbligo di pernottamento per ricevere l’indennizzo giornaliero (3 franchi), ricatti, umiliazioni e violenze da parte di agenti di sicurezza e polizia sono all’ordine del giorno.

 

In questo paese succede che delle persone vivono sotto terra, lavorano a strappare erbacce per 20.- al giorno, vengono incarcerate per 1 anno e mezzo solo perché non hanno un documento.

 

I partiti politici e mass media cercano di alimentare una guerra fra sfruttati, in cui la persona migrante è vista come una minaccia o una piaga che pesa “sulle tasche dei/delle contribuenti”. In realtà il regime migratorio svizzero è una macchina da soldi, i cui ingranaggi sono le aziende detentrici dei mandati che ne traggono enormi profitti e dove a rimetterci sono sempre e comunque le persone migranti.

 

I proprietari delle strutture “d’accoglienza”, le agenzie di sicurezza come SECURITAS, chi si occupa degli alloggiamenti e dei lavori di pubblica utilità (pagati 3 franchi all’ora) come ORS, CARITAS e CROCE ROSSA e tutti coloro che collaborano con questo sistema migratorio, lucrano sulle vite di queste persone. Se da una parte si alimenta il razzismo con il terrorismo psicologico, dall’altra c’è chi guadagna grandi cifre mascherando prigionia, sfruttamento e segregazione con la millantata accoglienza. Senza dimenticare chi rende possibile tutto questo scrivendo leggi e regolamenti disumanizzanti e che con un timbro decide del destino di altri esseri umani emanando decreti di “non entrata in materia” (NEM) e di espulsione: la Segreteria di Stato della Migrazione (SEM) e i partiti politici complici ed artefici della politica migratoria svizzera.

 

Bisogna contrastare questo sistema, le aziende che ne traggono profitto, chiunque voglia negare la libertà a ogni essere umano e cominciare a spezzare l’isolamento: parlare con le persone che vivono in questi centri potrebbe essere un inizio per rendersi conto di come funziona realmente e creare in seguito lotte contro le frontiere, per la libertà di movimento e in solidarietà con le persone migranti.

 

Da sempre esistono esseri umani che migrano e quelli che oggi, nel sistema capitalista in cui viviamo, riescono a varcare le frontiere della fortezza Europa, fuggono dalle condizioni di vita intollerabili create dalla sete di potere di Stati e multinazionali, ossia guerre, saccheggio delle risorse e sfruttamento delle popolazioni.

 

La storia si ripete, e oggi più che mai il fatto che la ricchezza di alcuni si fonda sullo sfruttamento di altri/e è sotto gli occhi di chiunque abbia l’onestà di vedere. Il colonialismo non è un retaggio di un triste passato, ma ha solamente cambiato faccia.

 

Solidarietà con le persone migranti, contro ogni razzismo, ogni isolamento, ogni frontiera. NESSUNO può vivere sottoterra, i bunker devono essere CHIUSI e abbiamo tutti l’obbligo di mobilitarci chiedendo delle politiche di accoglienza che non violino i diritti umani.

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni scrivi a: resisitiamo.ticino@gmail.com