Sì alla sovranità alimentare

Lea Ferrari coord. "campagna per la sovranità alimentare" Ticino

 

Ad inizio stagione si esprimeva sulle pagine dell'Agricoltore Ticinese Andrea Zanini con toni caldi che testimoniavano di una situazione infelice per il reparto ortofrutticolo ticinese: i magazzini della FOFT erano pieni e il consumatore, guardando solo al proprio borsino, sceglieva il prodotto meno caro e quindi d’importazione.

Sono proprio questi i problemi che si vogliono risolvere con un Sì all’iniziativa per la sovranità alimentare il prossimo 23 settembre, riconoscendo che gli interessi di produttori e consumatori sono gli stessi: cibo sano, di qualità, rispettoso dell’ambiente, ad un prezzo accessibile.

 

La consapevolezza della popolazione verso questi principi sta crescendo, lo vediamo nelle molteplici pubblicità che cercano di spacciare qualsiasi cosa come km0, nostrano, locale,... che, spesso e volentieri, si rivelano ben poco genuini. È venuto il momento di dare un contenuto a queste parole chiave e ribadire che la salute dei cittadini e del territorio proviene dalla produzione agricola locale sostenibile a livello sociale ed ambientale.

 

 

I benefici della sovranità alimentare per gli agricoltori saranno concreti:

 

- i prodotti svizzeri e ticinesi saranno acquistati di preferenza e quindi vi sarà un maggior smercio complessivo e meno spreco

 

- con i prezzi giusti si consoliderà il reddito delle famiglie contadine

 

- lo sviluppo delle filiere corte permetterà la diversificazione delle entrate e la creazione di nuovi posti di lavoro

 

- le minori importazioni di alimenti dall'estero genereranno meno concorrenza al ribasso dei prezzi

 

 

In sintesi, bisogna riformulare le priorità dell’agricoltura svizzera, peculiare e diversa da quella europea e mondiale. Dobbiamo ricordarci che ogni territorio ha un valore, che i prodotti di ogni regione hanno un valore e che il lavoro degli agricoltori ha un grandissimo valore. Valore che non viene pagato correttamente! Con la sovranità alimentare ancorata alla costituzione si vuole dare una chiara direzione alle politiche della Confederazione verso uno sviluppo economico omogeneo senza concorrenza tra regioni di montagna e di pianura, dove l’agricoltore può riacquistare la propria dignità in quanto attore essenziale dell’economia, al pari del trasformatore e del distributore.

 

Con questi argomenti è doveroso tornare a mostrare un grande sostegno all’agricoltura svizzera come già avvenuto un anno fa con il Decreto federale sulla sicurezza alimentare. Come affermato dal segretario agricolo Sem Genini : "La sicurezza e la sovranità alimentare sono due principi fondamentali per il nostro Paese. Questa iniziativa mira a rafforzare la produzione agricola indigena di qualità e a migliorare la precaria situazione finanziaria delle nostre famiglie contadine, dandogli delle prospettive e considerando le esigenze dei consumatori e della natura. Per questi motivi la sostengo!"

 

Il prossimo 23 settembre mi aspetto di nuovo un SÌ condiviso e partecipato a favore del reddito agricolo, del paesaggio culturale e della salute della popolazione svizzera.