Cardiocentro: stasera a “ I Conti in tasca” se ne dibatte con la partecipazione di Franco Cavalli

di Red

 

A Nord delle Alpi si sorride sulla diatriba tutta cantonticinese a proposito del rifiuto del Cardiocentro di attenersi ai patti stipulati nel 1995 e che prevedono che entro il 2020 debba rientrare in EOC.

Nonostante le offerte molto generose di EOC (garanzia di tutti i posti di lavoro, rafforzamento e ampliamento della struttura coinvolgendo in futuro anche la chirurgia toracica e dei grandi vasi), il Cardiocentro cerca di sfuggire lanciando un’iniziativa popolare che richiede autonomia assoluta per almeno 99 anni, in quanto sarebbe retto da una nuova Fondazione creata a tempo illimitato.

 

A Nord delle Alpi, dove spesso prevale ancora un senso di superiorità malcelato, si era accettato a denti stretti la creazione in Ticino di una facoltà di Medicina. L’iniziativa popolare Cardiocentro potrebbe mettere quindi in pericolo il futuro di questa facoltà, uno dei progetti, in via ormai di realizzazione, più importanti per il futuro del nostro Cantone. Le facolta’ di medicina sono difatti le uniche ad essere rette da un regolamento federale. Questo richiede naturalmente che l’ospedale universitario o di riferimento, su cui si basa la Facoltà, sia strutturato in modo logico, coerente ed efficiente. Se in futuro, come vuole il Cardiocentro, tutti gli istituti ed i dipartimenti di EOC fossero gestiti “in assoluta autonomia”, questo creerebbe evidentemente un caos organizzativo generalizzato in EOC ed è chiaro che Berna dovrebbe poi intervenire, probabilmente ritirando l’autorizzazione ad avere una facoltà di medicina. Questo perché la medicina moderna richiede un coordinamento molto stretto fra i vari dipartimenti ed istituti dello stesso ospedale e quindi un’organizzazione coerente ed efficace.

 

E’ molto evidente che alla base dell’iniziativa popolare voluta dalla direzione del Cardiocentro non stanno, contrariamente a quanto si vuol far credere, ragioni mediche o preoccupazioni per i pazienti, ma semplicemente motivazioni finanziarie.

 

Soprattutto di cio’ parlerà nel dibattito Franco Cavalli, presente (soprattutto come fondatore dello IOSI) assieme al presidente del Consiglio d’amministrazione di EOC Paolo Sanvido, mentre la posizione del Cardiocentro sarà difesa dalla granconsigliera PLR Maristella Polli e dal dott. T.Cassina, vicedirettore sanitario del Cardiocentro.