Revisione della legge sulla parità salariale lesiva della dignità delle donne

di Red

 

È davvero ben poca cosa le revisione della legge sulla parità approvata ieri dal Consiglio nazionale. Uno vero schiaffo per tutte le salariate di questo Paese che da 40 anni ormai attendono che il principio ancorato nella Costituzione possa venire concretizzato sul piano legislativo.

 

Quella approvata dai parlamentari è una legge minimalista, che non prevede sanzioni per i datori di lavoro che non rispettano la parità e che resterà in vigore solo per 12 anni. Per non parlare della portata più che simbolica di questa legge, visto che interesserà meno dell’1% delle aziende (quelle che impiegano più di 100 persone) presenti in Svizzera.

 

Una decisione quella adottata ieri che dimostra quanto il Palazzo sia insensibile ai problemi cui è confrontata la popolazione. E questo solo pochi giorni dopo che Berna ha ospitato una delle manifestazioni più partecipate degli ultimi anni. Una manifestazione che ha chiesto a gran voce la parità salariale e il rispetto per la dignità ed il lavoro di tutte le donne.

 

Le donne e tutte e tutti noi dovremo pertanto batterci ancora a lungo per affermare un principio elementare quello della parità salariale tra uomo e donna che in questo Paese viene ancora calpestato.

 

A fronte di un vero e proprio schiaffo, come quello inferto ieri dal Parlamento, bisogna rafforzare la lotta e preparare al meglio una grande giornata di mobilitazione , quale quella prevista nel prossimo mese di giugno. Avanti verso lo sciopero nazionale delle donne. Uno sciopero che dovrà essere sostenuto dall’insieme dei lavoratori e della popolazione perché il tema della parità investe l’insieme della nostra società.