AMCA: i nostro progetti in Nicaragua continuano

Ass. per l'aiuto Medico al Centro America

 

In Nicaragua, negli ultimi mesi si susseguono accadimenti che preoccupano non poco il mondo della solidarietà, ormai più che trentennale, con questo paese centroamericano. Una situazione che ci viene raccontata da diverse fonti di informazione, a cui anche AMCA deve far fronte.

Noi innanzitutto continuiamo il nostro sostegno a tutti i progetti attivi in Nicaragua. Anzi, crediamo fermamente che questo sostegno, proprio ora, non debba venire meno, ma debba essere intensificato, pur avendo uno sguardo critico su quanto sta avvenendo.

 

Siamo dunque più vicini ai nostri partner di progetto, proprio con l’intento di dare il nostro contributo per la soluzione di problemi che possono verificarsi, causati dai disordini sociali e dalla crisi economica che si sta affacciando al paese , affinché a farne le spese non sia la popolazione nicaraguense .

 

 

“Dale una luz a la gente que ha buscado su libertad contra el cielo y contra humanos dale una luz a este pueblo que ama tanto vivir en Nicaragua...” Duo Guardabarranco

 

 

Per il momento non abbiamo dovuto ritardare la messa in opera di attività previste, a parte la difficoltà sorta per il secondo corso di diploma di neonatologia dedicato alle infermiere pediatriche, previsto nella seconda fase del progetto di rete “Nascere Ben e”, che a luglio del 2018 ha visto l’ottenimento del primo diploma da parte di 40 infermiere di tutto il paese.

 

Purtroppo, dopo gli scontri di aprile a Managua, l’Università tecnica (UPOLI) è tuttora inagibile, situazione che rende impossibile organizzare il secondo corso quest’anno. Il Ministero della Salute e l’équipe di progetto (a cui partecipa Nicolette Gianella come rappresentante di AMCA) ha già allo studio una possibile soluzione per il 2019.

 

Un altro aspetto che per noi è centrale è la salvaguardia dei diritti umani, indipendentemente da dove arrivi una loro messa in discussione. Restiamo convinti, e il nostro agire è conseguente, che non si possa mettere in pericolo questo aspetto centrale di ogni azione di solidarietà. Vediamo nel contempo che la situazione del Nicaragua sta evolvendo in modo tale che l’opportunità di uscire dalla povertà, risultato di anni di lavoro nel campo della salute e dell’educazione, e non meno anche in ambito economico e sociale, è a rischio e il paese reso fragile.

 

Una parte dell’informazione realizzata in forma di “false notizie” non fa che strozzare il paese e lo potrebbe portare ad una situazione di instabilità dalla quale sarà difficile uscire in futuro. Ci allineiamo dunque a quella solidarietà che non offre eco alla disinformazione, ma anzi cerca di ricreare un ambiente sicuro e rispettoso dei diritti umani, di grandi e piccoli, donne e uomini, e si fa carico di continuare e non abbandonare i progetti e le attività condivise, nel campo della salute e dell’educazione, dove risiedono gli obiettivi di sviluppo sostenibile forse più importanti per tutta la società.

 

Nelle prossime settimane uscirà il nostro Correo che riporterà, come è giusto, diverse voci che riflettono le diverse posizioni, anche politiche, nei confronti di questa grande crisi che si trova ad affrontare il paese. Da parte nostra, quale ONG rafforziamo il nostro saldo rapporto con i partner di progetto che desiderano continuare il lavoro fin qui fatto insieme, a favore dei più deboli e dei più poveri. Delle mamme e dei bambini che hanno comunque il diritto di trovare ospedali che li accolgono e centri di salute aperti e funzionanti, dei bambini e delle donne ammalate di cancro, e delle loro famiglie, che non possono vedersi bloccate le loro terapie e l’assistenza.

 

In questo senso , preoccupati per le notizie che ci erano giunte , abbiamo richiesto alla Ministra della Salute del Nicaragua, Dr.ssa Sonia Castro, un suo commento sui fatti riportati dalla stampa in merito ai licenziamenti dei medici dell’Ospedale di León e abbiamo ribadito la nostra preoccupazione per la situazione che si era venuta a creare. In un suo messaggio di risposta, la Ministra garantisce che il lavoro in campo sanitario continua ed è di estrema e fondamentale importanza proprio per raggiungere tutte le fasce della popolazione che hanno diritto all’accesso alle cure e all’assistenza.“... il nostro modello di salute ha, e continua a mantenere un forte impegno nel servizio alla popolazione nicaraguense, avvicinandolo alle zone più discoste , ampliando le infrastrutture sanitarie, innalzando il livello di risoluzione delle unità di salute e utilizzando le brigate mediche per i luoghi più inaccessibili.

 

Tutto ciò con il fine di garantire la copertura universale e gratuita delle cure, quale diritto di tutte e tutti . ”E aggiunge che dove vi sono state delle serie e gravi violazioni del regolamento da parte di medici, queste situazioni si sono risolte nell’ambito giuridico (ad esempio furti di materiale medico, sottrazione di medicamenti, assenze ingiustificate, richiesta di pagamento dei servizi, quando in Nicaragua l’assistenza medica è completamente gratuita nel settore pubblico).

 

Prendiamo atto di questa risposta. Da parte nostra , in ogni caso, auspichiamo che, quale sia la parte da dove provengano, non vengano realizzate pressioni ingiuste sui dipendenti pubblici .

 

AMCA dunque continua il suo impegno; nel 2019 inizieremo la seconda tappa di costruzione del nuovo reparto di oncologia pediatrica all’Ospedale La Mascota, la seconda fase di ampliamento della rete neonatale nazionale, l’introduzione delle cure palliative... Tutti impegni di cui il sistema sanitario nicaraguense ha bisogno e di cui AMCA si fa forte sostenitrice, per il raggiungimento di quegli obiettivi che andranno sempre e solo a favore di tutta la popolazione. E speriamo che continuerete anche voi a sostenerci nell’interesse della popolazione del Nicaragua!

 

 

 

 

http://www.amca.ch/