Solidali con gli edili. Tutti allo sciopero

di ForumAlternativo

 

Non resta che l’arma dello sciopero agli edili in lotta per il rinnovo del loro Contratto collettivo. Ben 17 tornate di trattative non sono servite a far ritirare al Padronato le proposte, che se fossero accettate svuoterebbero il più importante Contratto collettivo nazionale di qualsiasi significato.

Le mobilitazioni, che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale entrano nel vivo lunedì 15 ottobre. Si parte con la manifestazione di Bellinzona.

 

Le proposte del padronato rappresentano un vero e proprio attacco frontale alle condizioni di lavoro del settore. La Società impresari chiede di introdurre nel contratto 300 ore flessibili (trasformando de facto il lavoro nell’edilizia in un lavoro su chiamata), vuole abolire l’articolo che prevede l’interruzione del lavoro in presenza di intemperie, e intende modificare la classe salariale dei lavoratori con anni di esperienza quando questi cambiano impresa.

 

Inoltre il padronato vorrebbe che i lavoratori lavorassero 7 ore di inverno per poi scaricare le rimanenti ore nei periodi estivi nei quali sarebbero così possibili 12 ore di lavoro sui cantieri.

 

Per non parlare della folle proposta di consentire stages di lavoro fino a 4 mesi senza dover rispettare alcun minimo salariale. Una proposta questa che avrebbe effetti devastanti in una realtà come quella ticinese.

 

E sul tappeto resta pure la questione relativa al diritto al prepensionamento a 60 anni.

 

Dall’arrivo alla presidenza nazionale del ticinese Gianluca Lardi la SSIC si è spostata sempre più a destra e oggi portando un’offensiva senza precedenti al contenuto del Contratto collettivo agisce su un piano meramente ideologico. Lardi che in qualità di presidente nazionale degli impresari non si è degnato a partecipare nemmeno ad una delle 17 tornate di trattative si sta affermando sempre più nel panorama padronale nazionale come un turbo liberista ed agisce a stretto contatto con Valentin Vogt il “capo dei padroni”.

 

Negli ultimi decenni gli edili hanno sempre fatto da apripista e le conquiste di questo importante Contratto hanno poi guidato le discussioni anche in altri settori. Il Padronato vuole mettere fine a questa anomalia . È evidente che il padronato vuole portare un duro attacco a quello che è considerato il miglior Contratto collettivo nazionale e desidera, una volta per tutte, piegare la capacità di mobilitazione del settore maggiormente sindacalizzato del paese.

 

Sbarazzarsi degli edili, piegarli da un profilo sindacale per aver campo libero in tutti gli altri rami professionali. Questa è il vero obiettivo perseguito dalla SSIC.

 

Portiamo pertanto la nostra solidarietà attiva ai lavoratori dell’edilizia e lunedì 15 ottobre scendiamo nelle strade di Bellinzona al loro fianco.

 

Tutti all’Espocentro lunedì 15 ottobre a partire dalle 11.00. La lotta unisce la lotta paga.