di Red
Continuano le mobilitazioni dei lavoratori edili contro gli imprenditori sordi ad ogni rivendicazione. Se al tavolo delle trattative gli imprenditori si presenteranno con la stessa arroganza degli ultimi mesi si andrà verso lo sciopero nazionale.
Oggi è solo l'antipasto delle mobilitazioni che ci saranno in Svizzera. La ricchezza di questo paese è stata costruita anche dai lavoratori dell'edilizia.
Lavoratori romandi, svizzero tedeschi, ticinesi e romanci, tutta la Svizzera è unita nella lotta assieme ai lavoratori stranieri che tanto stanno dato a questo Paese.
UNITI SIAMO FORTI, viene ribadito in tutte le lingue.
I lavoratori del Canton Vaud si sono appena uniti al corteo, la partecipazione è sempre più impressionante.
Dal microfono una voce urla: "non ci lasceremo schiacciare, lottare non è solo doveroso... lottare ci unisce! Stiamo dando un segnale a tutte le lavoratrici e lavoratori".
Il corteo devia dal percorso autorizzato e occupa il Bahnhofbrucke.
Finita la pausa, il corteo riparte in direzione della sede nazionale degli impresari e costruttori.
Il corteo è arrivato davanti alla sede nazionale!
Enrico Borelli, segretario Unia Ticino: "ci presenteremo al tavolo delle trattative il 9 novembre con la stessa forza che ci ha permesso di svuotare i cantieri e di riempire le strade delle città svizzere".
Per oggi la protesta è finita, la lotta invece prosegue e promette di diventare ancora più dura!