Massimiliano Ay Partito Comunista
A fine settembre il Partito Comunista scriveva in una nota che, finché si voteranno i partiti collusi alle lobby delle case farmaceutiche e delle assicurazioni malattia, non ci sarà scampo per i pazienti.
Come volevasi dimostrare: la ricetta proposta nei giorni scorsi dal Partito Liberale Radicale (PLR) per contenere i costi delle salute consiste nel “responsabilizzare” i pazienti.
Questa grandiosa trovata, tradotta dal politichese, significa che le casse malati private dovrebbero occuparsi - bontà loro! - dei casi più gravi, ma solo di quelli!
Il resto dei trattamenti medici finirebbe sulle spalle dei cittadini, in pratica finiremo peggio che negli Stati Uniti dove solo i ricchi possono godere di cure sanitarie adeguate.
E come se non bastasse il PLR chiede anche di intervenire sulle franchigie, naturalmente aumentandole, così che le casse malati rimborseranno di meno e i cittadini dovranno solo sperare di non ammalarsi. Ma non c’è fine al peggio: il PLR propone la creazione persino di un "conto di risparmio sanità”: chi ha sufficiente denaro per questo scopo godrà di sgravi fiscali, che saranno trasmissibili agli eredi.
Dulcis in fundo secondo il PLR non c'è ragione per la quale il processo di integrazione economica con l'UE (che noi comunisti vorremmo invece frenare!) non consideri anche il settore della sanità: prepariamoci quindi a un peggioramento della qualità delle cure come impongono i diktat di Bruxelles!
Il Partito Liberale Radicale getta (se ancora ce ne fosse bisogno) la maschera e si dimostra un partito ferocemente classista, ostile ai lavoratori e al ceto medio, e orientato unicamente a difendere gli interessi economici dei grandi manager che si arricchiscono speculando sulle malattie delle persone.
Il Partito Comunista ritiene invece che bisogna cambiare gli equilibri politici per avere una medicina democratica al servizio dei cittadini: finché non si andrà alla radice dei problemi i premi di cassa malati continueranno a salire. Occorre avere il coraggio politico di mettere in agenda l’abolizione di questa giungla di casse malati private che fanno profitti sulle malattie dei cittadini. Il Partito Comunista rivendica la nazionalizzazione del sistema sanitario e l’introduzione di una cassa malati unica, posta sotto controllo pubblico e con i premi proporzionali al reddito e alla sostanza!
Invitiamo quindi tutti i cittadini a opporsi a queste proposte irresponsabili e anti-sociali in ambito sanitario che porteranno a una medicina di seria A e di serie B. L’appuntamento è a Bellinzona, Piazzale Stazione, il prossimo 17 novembre alle ore 16:00 per dire basta al continuo aumento dei premi di cassa malati.