NO alla liberalizzazione totale del mercato dell’energia elettrica

Associazione per la difesa del servizio pubblico

 

Abbiamo preso atto della proposta della consigliera federale Doris Leuthard sulla liberalizzazione totale del mercato dell'energia elettrica con forte preoccupazione. Siamo contrari alla liberazione, poiché favorisce l’energia derivante dal carbone e dal nucleare e mette in difficoltà le aziende pubbliche come l'AET.

 

La liberalizzazione non è necessaria. L’elettricità è un bene strategico per la nostra società, che non deve dipendere né dal mercato, né dalla speculazione, ma dalla garanzia di un servizio pubblico di qualità.

 

Sempre più della vita delle persone dipende dall’elettricità, e in futuro grazie alla digitalizzazione e alla mobilità elettrica questo trend non può che accelerare. L’indipendenza da Paesi terzi, la sicurezza di approvvigionamento e la stabilità dei prezzi sono tre aspetti cruciali per lo sviluppo della società e dell’economia svizzera che solo un servizio pubblico forte può garantire.

 

Questa riforma mette in seria difficoltà le nostre aziende idroelettriche, un patrimonio fondamentale per il nostro Paese, che rappresentano una garanzia di una fornitura di energia pulita nel lungo periodo. Inoltre, questo progetto favorisce le energie inquinanti come il carbone e il nucleare, con effetti fortemente negativi sul clima e l’ambiente.

 

L’Associazione per la difesa del servizio pubblico, invita pertanto il Consiglio di Stato, nell’ambito della procedura di consultazione, ad opporsi a questa nuova proposta di legge (vedi lettera in fondo).