USS-Ticino e Moesa
I prossimi 30 novembre e 1. dicembre si terrà a Berna il congresso quadriennale dell’Unione sindacale svizzera, la più grande centrale sindacale del nostro Paese. Allo stesso sarà presente una folta delegazione ticinese, rappresentativa dell’USS-Ticino e Moesa e delle Federazioni sindacali (UNIA, VPOD, Syndicom, SSM).
Infatti, per il Cantone Ticino questo congresso è importante poiché tratterà, anche su proposta dei sindacati ticinesi, diversi temi che ci riguardano da vicino:
- Il dumping salariale, derivante dal non rispetto dei contratti collettivi di lavoro, ma anche e soprattutto da una libera circolazione delle persone senza regole;
- Lo smantellamento del servizio pubblico, in particolare il degrado del servizio postale (chiusure uffici postali, illeciti e rimborsi presso Autopostale) e del servizio ferroviario. Per porre fine a questi problemi l’USS-Ticino ha proposto il lancio di iniziative popolari per ripristinare le ex-regie federali. Anche gli obiettivi devono essere ripristinati: il servizio al cittadino deve ridiventare prioritario e deve essere abbandonata la ricerca del profitto;
- La necessità di ridurre il tempo di lavoro, in considerazione anche delle conseguenze della digitalizzazione;
- Infine, l’USS-Ticino e Moesa chiede il lancio di un’iniziativa popolare intesa a introdurre un sistema di finanziamento simile a quello dell’AVS per i premi delle casse malati.
Per i sindacati ticinesi, il congresso nazionale non si ridurrà alle nomine, ma costituisce una sfida importante per le condizioni di lavoro e di vita, in particolare della popolazione ticinese, fortemente toccata dal deterioramento delle condizioni di lavoro, dai costi esorbitanti dei premi della cassa malati e dal degrado del servizio pubblico.