NO AL MEGAPROGETTO DI CADRO. Salviamo il centro sportivo

Cittadini per il territorio del Luganese

 

C’era una volta una banca che costruiva un centro sportivo da destinare ai dipendenti. Mens sana in corpore sano. Lavoro, ma anche attenzione al tempo libero dei collaboratori. Tempi passati, ormai. La Banca della Svizzera italiana ha chiuso il suo centro di Cadro nel 2015.

Prima della sua fine ingloriosa, BSI ha però avviato il progetto per realizzare un quartiere residenziale sui terreni del centro sportivo (sei piani fuori terra). Se ne parla dall’inizio del 2016, poco dopo che il Municipio di Lugano ha presentato il Messaggio sul nuovo Piano regolatore. Un PR che, secondo il Municipio, dovrebbe essere “uno strumento pianificatorio unitario e coordinato per l’insieme del territorio comunale”.

 

Ora il progetto avviato da BSI è passato nelle mani di EFG e il Municipio conferma la disponibilità ad “accogliere con favore la richiesta di valutare una modifica del Piano regolatore sulla base di un progetto di qualità”. Ben venga la qualità, ma bisogna ricordare al Municipio e alla popolazione di Cadro, oltre che ai promotori della banca EFG, che la Legge federale prevede di salvaguardare le zone verdi e di edificare densificando le zone urbane.

 

 

Anche il Cantone, con il Piano Direttore, ha stabilito il principio che le zone edificabili non possono essere ampliate. In questo caso non ci sono motivi validi per derogare a questo principio. Lo spazio del centro sportivo è “Zona edificabile speciale”, vale a dire che è vincolato a un utilizzo dell’area quale centro sportivo e per il tempo libero.

 

La legge federale sulla pianificazione del territorio sancisce inoltre, all’art. 3, che “Il paesaggio deve essere rispettato e in particolare occorre conservare i siti naturali e gli spazi ricreativi”.

 

Se il quartiere di Cadro ha aumentato il numero di abitanti, potrebbe essere particolarmente utile offrire gli spazi ricreativi del vecchio centro sportivo alla popolazione. Può essere comprensibile che EFG voglia fare cassa ma, anche se mascherata dalla buona qualità della costruzione, questa operazione è speculativa e deve essere bloccata.

 

I Cittadini per il territorio del Luganese invitano il Municipio della Città alla coerenza e a considerare le eventuali modifiche di PR nell’ambito della revisione complessiva. Eventuali eccezioni, come a Cadro, pregiudicano gli intenti pianificatori previsti dal Messaggio municipale del 2015.

 

Invitiamo i Cittadini del quartiere di Cadro a reagire e censuriamo questo progetto contrario al Piano Regolatore e allo spirito della Legge federale sulla pianificazione del territorio.