Sul Venezuela media contro la verità. Il POP: anche la RSI

di Red

 

Il Partito Operaio Popolare, il Collettivo Scintilla, Alba Suiza e cittadini solidali hanno manifestato oggi davanti alla sede della RSI perché "i media di massa subalterni ai monopoli dell’informazione hanno fortemente intensificato la guerra mediatica per far digerire ai popoli un’altra guerra umanitaria".

"In particolare da quando il burattino di Washinton Guaido ha avuto la faccia tosta di autoproclamarsi presidente.”

 

Una ventina di persone non sono certo una massa, ma i manifestanti sembrano determinati e il messaggio arriva forte e chiaro alla RSI. Nella sua dichiarazione, Leo Schmid, segretario del POP, sostiene che "la televisione pubblica, segue la dottrina guerrafondaia del governo degli Stati Uniti e i suoi lacchè con in prima linea Gran Bretagna, Francia, Spagna, Brasile, Colombia, Argentina e Cile".

 

Questa è l’era delle menzogne. Eppure i social media vengono in soccorso alla verità, spesso smentendo giornalisti prezzolati e media internazionali allineati. C’è davvero una crisi umanitaria in Venezuela o si tratta di un’invenzione mediatica per fare accettare un’invasione coordinata dagli Stati Uniti?

 

Secondo il POP, il popolo Venezuelano saprà risolvere i propri problemi senza ingerenze delle potenze straniere e imperialiste. Il popolo stesso opporrà resistenza, quando fosse il caso, con le forze armate nazionali bolivariane. “La rivoluzione bolivariana ha permesso a tutta una generazione di giovani nati con il chavismo al potere, di crescere in una società democratica, partecipativa, inclusiva e soprattutto dove i diritti sociali sono stati garantiti per la prima volta a tutti e tutte”.

 

E dunque i media farebbero bene a capire realmente la situazione del Paese invece di allinearsi alla visione statunitense. Sopratutto la televisione che fa servizio pubblico.