Iniziative popolari sanitarie: immobilismo politico?

SABATO 23 FEBBRAIO - BELLINZONA

 

Tre iniziative popolari riguardanti dei temi sanitari giacciono attualmente in commissione sanitaria:

 

- L’iniziativa “per il rimborso delle cure dentarie”, depositata nel mese di maggio del 2015, quindi tre anni e mezzo abbondanti fa, con oltre 8'000 firme.

 

Poi ci sono le iniziative

 

- “per la qualità e sicurezza delle cure ospedaliere” e

 

- “per cure mediche e ospedaliere di prossimità”

 

entrambe depositate nel mese di giugno del 2017, con oltre 12'000 firme la prima e oltre 14'000 firme la seconda.

 

 

Tutte e tre le iniziative sono state assegnate alla commissione sanitaria, che, fin dove poteva, perlomeno per le due iniziative ospedaliere, ha iniziato i lavori raccogliendo degli elementi per stilare un proprio rapporto, invitando gli iniziativisti e il direttore del DSS, Paolo Beltraminelli con dei suoi collaboratori in audizione. L’iter procedurale per le iniziative popolari è fissato dalla Legge sull’esercizio dei diritti politici. Secondo l’Articolo 135, capoverso 5 di questa legge, il Gran Consiglio è tenuto a pronunciarsi sulle stesse entro 18 mesi dalla pubblicazione del risultato sul Foglio ufficiale. Per quanto riguarda l’iniziativa cure dentarie i tempi sono quindi largamente forati, mentre per le due iniziative ospedaliere, se fossimo corretti, dovremmo trattarle or’ora in Parlamento.