Lotta ai fallimenti pilotati, la politica rinuncia

Sindacato Unia Ticino e Moesa

 

Ieri il parlamento ticinese ha discusso il Rapporto della Commissione della gestione e delle finanze sul messaggio dell’11 luglio 2017 concernente la riorganizzazione del settore esecutivo e fallimentare. Un rapporto che non offre alcuna risposta al fenomeno dei fallimenti criminosi “a scopo di lucro”, denunciato da uno studio di Unia nel 2017.

In un contesto che vede il Ticino largamente in testa per numero di casi e perdite finanziarie generate da queste pratiche, era lecito attendersi una decisa inversione di rotta.

 

La Commissione invece, incurante delle derive sociali ed economiche derivanti dal fenomeno, ha deciso di lasciare immutata la situazione. A prevalere resta l’obiettivo di rispettare il “Pacchetto di misure per il riequilibrio delle finanze cantonali” e in questo modo la politica rinuncia di fatto ad adottare misure contro i fallimenti di comodo.

 

Un argomento che Unia ha approfondito attraverso un articolo appena pubblicato sul sito www.denunciamoli.ch , in cui si riprendono gli elementi centrali del citato studio del 2017.