La morte del buon senso

di Franca Cleis

 

L’Avv. Tito Tettamanti, esimio vegliardo, in un dibattito televisivo di qualche tempo fa, ha affermato che lui “non si intende di politica”. Data la sua veneranda età, gli si può perdonare che non si ricordi di essere stato Consigliere di Stato (solo per un anno però…). A proposito del tema-clima e alle molte parole spese di questi tempi , vorrei aggiungere almeno una cosa.

 

 

 

In quella povera scuola maggiore, che ho frequentato negli anni ’50, mi è stato insegnato che la materia più importante è (era) “il buon senso”. Davanti a problemi o a difficoltà di capire, la maestra Luisa Rovelli insisteva: “Rifletti! Usa il tuo buon senso”. Cosa che ho sempre cercato di fare. A un corso di economia nazionale per docenti, parecchi parecchi anni fa, un professore ci disse (tra le altre cose sagge) “quando si accorgeranno che l’ecologia frutterà profitto, tutti diventeranno ecologisti”... specialmente in tempo di votazioni. Mentre il Prof. Lelio Basso, in una conferenza a Liceo di Lugano, tanti tanti anni fa, si esprimeva così: “I padroni diventeranno così lontani che non sapremo più contro chi combattere”. Gran pensatore: ci siamo (purtroppo) arrivati.

 

Così, invece che prendercela con chi specula e magari anche ruba, ci invitano a prendercela con i poveri (che non sanno generare profitto). Viviamo in una società in cui “riflettere” è diventata parola/verbo vuoto, tempo perso. Pensare è diventato peggio che rubare.

 

 

In un preciso e ricco filmato su Rai5 (credo) si è documentato recentemente, che le navi che trasportano merci e container, in giro per il mondo, causano ogni giorno, un inquinamento pari (attenti) a 55 milioni di automobili! Rifletti! E ci hanno detto che queste navi usano carburante di scarto, perché più economico e quindi più inquinante, non pagano le tasse perché battono bandiere tipo Liberia, o hanno sede tipo Isole Cayman (giusto avvocato?).

 

Questo non si dice: mentre invece gli esperti, credo profumatamente pagati, ci dimostrano… che, dati alla mano (?) l’aria delle aule scolastiche è irrespirabile, e quindi è necessario… spalancare le finestre (per far entrare altra aria irrespirabile)!

 

Ci dicono di non usare piatti, posate, bicchieri di plastica (giusto) e i bastoncini per le orecchie (giusto), ci dicono di comprare le automobili elettriche (giusto), ma non ci dicono che non sanno ancora come rottamare le batterie relative. Ci dicevano che il nucleare era pulito (giusto?), che con i computer si risparmiava carta (giusto?). E proprio ieri sera ci hanno detto che le proteste di milioni di giovani americani, contro l’uso-abuso delle armi sta producendo, a livello politico (in vista delle votazioni) qualche effetto positivo (giusto?).

 

Grazie giovani attivi: pensate, riflettete e protestate, e rispolverate quel bel buon senso che stanno cercando di distruggervi. Protestate in strada, diventate visibili perché è giusto... (anche se la mia maestra diceva: non si dice “giusto”, si dice “esatto”!) Esatta-Mente.