Casse vuote e cittadini alla Cassa: No alla RFFA

I Verdi del Ticino

 

Siamo contrari agli sgravi fiscali per le aziende a scapito dei cittadini. La Riforma fiscale (abbinata furbescamente con delle misure di risanamento dell'AVS) appare come un grosso inganno. La popolazione pagherà di fatto di più per avere di meno.

 

 

Il Ticino sa bene cosa significhi la politica delle casse vuote. Lo ha imparato a proprie spese negli ultimi decenni con sgravi fiscali importanti che hanno tolto risorse all'ente pubblico a scapito in primo luogo delle fasce più deboli della popolazione ma non solo. Quando si è trattato in effetti di risanare i conti si è andati proprio a tagliare sulla pelle delle fasce più fragili della popolazione (tra cui le famiglie) che hanno perso diritto a prestazioni e servizi. Per non parlare della difficoltà di fare passare importanti investimenti in settori chiave di uno sviluppo futuro come ad esempio la scuola.

 

Questo è esattamente ciò che succederà con la modifica dell'imposizione fiscale prevista dalle RFFA. Riforma che riguarda la Confederazione ma con degli effetti a cascata sui cantoni e sugli enti locali, che non avranno nessun margine di manovra se non aumentare i moltiplicatori comunali o tagliare i servizi.

 

La RFFA non è nient'altro che una minestra riscaldata che era già stata portata in tavola con la riforma delle imprese III respinta con una maggioranza del 60% della popolazione. Abbinare questa riforma al risanamento dell'AVS, oltre ad essere discutibile dal punto di vista giuridico è un inganno anche dal punto di vista politico. Si lascia infatti intendere che le stesse aziende sgravate fiscalmente metteranno le risorse per risanare il fondo AVS. Niente di più falso.

 

A pagare direttamente la fattura saranno le lavoratrici e i lavoratori con maggiori prelievi sull'AVS e le consumatrici/consumatori che si vedranno aumentare l'IVA. Iva che occorre ricordare è presa a carico sempre unicamente dal consumatore finale. Dulcis in fundo, le rendite AVS non aumenteranno neppure di un solo franco!

 

 

I Verdi del Ticino auspicano una politica fiscale molto diversa. In particolare una politica fiscale che premi quelle aziende responsabili dal punto di vista ecologico e sociale a scapito piuttosto di aziende che esternalizzano i propri costi sulla comunità. Vi è inoltre una forte perplessità per il fatto che la Svizzera continui a perseguire una politica di dumping fiscale nell'ambito della concorrenza internazionale e inter-cantonale che è già stata sanzionata dalla popolazione in passato.