Perché votare no alla RFFA

Ivana Zeier

I Verdi del Ticino

 

Il 19 maggio torneremo a votare sulla riforma fiscale e sul finanziamento dell’AVS, questa volta uniti in un’unica iniziativa la RFFA.

Dal punto di vista fiscale: il 12 febbraio 2017 la popolazione Svizzera ha rifiutato il primo progetto fiscale la RIE III delle imprese, ora con la RFFA verranno tolti gli statuti speciali e sostituiti con altri privilegi fiscali quali la promozione alla ricerca ed allo sviluppo i cui utili derivati potranno essere sgravati fino al 90%, oppure la deduzione fino al 50% delle spese sostenute per la ricerca e lo sviluppo.

 

Solo il 30% dell’utile imponibile sarà assoggettato a tassazione ordinaria. Ci sarà un beneficio fiscale anche per le PMI? No in quanto sarà difficile per PMI o imprese individuali generare utili sullo sviluppo, ricerca o con brevetti. Questi sgravi fiscali creeranno nuovi posti di lavoro per i residenti? No perché non sono legati a criteri qualitativi, quindi anche aziende che pagano 15 franchi l'ora, oppure che propongono contratti a tempo determinato o parziale o ad ore potranno beneficiare di questi sgravi fiscali, ma senza produrre posti di lavoro di qualità. Dove verranno presi i soldi per le mancate entrate fiscali causati da questa riforma? Vi sarà una forte concorrenza tra Cantoni per favorire l'insediamento di grandi aziende ed holding e questi soldi, verranno recuperati tramite il taglio nei servizi, scuole, ospedali, trasporti pubblici, servizi per persone bisognose e tramite un aumento del carico fiscale del ceto medio.

 

 

Il finanziamento al fondo AVS è un buon compromesso? No, Il finanziamento a favore del fondo AVS avverrà con un aumento dell’aliquota a carico dei dipendenti e dei datori di lavoro, equivalente a 1.2 miliardi di franchi di entrate. Il contributo federale al fondo AVS verrà aumentato dal 19.55% al 20.2% (300 milioni di franchi). Altri 520 milioni di franchi verranno immessi nel fondo dell’Avsi tramite i ricavi derivanti dall’aumento della percentuale dell’IVA. Aumentare l’aliquota prelevata a carico di tutti i lavoratori, nonché l'aumento della percentuale IVA non farà che logorare ulteriormente il nostro potere d’acquisto, tutti pagheremo di più prodotti e servizi con un salario ridotto dall’aggravio del prelievo a favore del fondo AVS.

 

Con questo finanziamento verranno risolti i problemi di liquidità dell'AVS? No, si tratta solo di tamponare per pochi anni, le uscite, che già nello scorso anno, hanno superato le entrate, ed approvata questa riforma non vi è nessuna garanzia che non venga in seguito innalzata l’età di pensionamento, come già previsto nella respinta riforma 2020 dell’Avs per tutti, o come previsto dall’iniziativa per cui si sta procedendo alla raccolta firme, di ridurre il rendimento sul secondo pilastro a dipendenza dell’andamento del reddito derivante dagli investimenti delle casse pensioni. Nella RFFA non è invece previsto di chiamare a versare i contributi AVS a quei dirigenti che si versano parte dello stipendi o in dividendi, sui quali non si pagano AVS/AI/IPG, sottraendo miliardi al fondo AVS.

 

 

In conclusione non verrà tolto nessun privilegio fiscale a grandi aziende ed holding, le casse Cantonali e comunali avranno minori entrate fiscali che pagheremo con tagli sui servizi di base per cui paghiamo le tasse, senza un miglioramento degli stipendi o condizioni di lavoro e rispetto del territorio e dell'ambiente da parte di queste grandi aziende, in cambio di un contributo di 2 miliardi di franchi al fondo AVS che pagheremo tutti, senza nessuna garanzia che in futuro la pensione ci sarà per tutti. Un NO convinto ad una riforma iniqua che porta benefici solo a pochi a spese di tutti!