I giovani scendono nuovamente in piazza

coordinamento cantonale “Sciopero per il clima”

 

Venerdì 24 maggio il movimento “Sciopero per il clima” ha organizzato in 21 città svizzere uno sciopero. In Ticino la manifestazione si svolgerà a Bellinzona e partirà da Largo Elvezia alle 14:00.

Tema centrale saranno le banche e il loro impatto sull’ambiente, tra cui le svizzere UBS e Credit Suisse, corresponsabili di emissioni di CO2 22 volte maggiori dell’intera popolazione svizzera. È importante che chiunque sia sensibile al tema dei cambiamenti climatici scenda in piazza a farsi sentire in occasione della nuova legislazione.

 

Seguendo l’obbiettivo prefissatosi dal movimento “Sciopero per il clima”, di mantenere la pressione della politica sul tema dei cambiamenti climatici affinché ci sia un cambiamento di tendenza netto, in 21 città svizzere sono stati organizzati degli scioperi durante tutta la giornata di venerdì 24 maggio. Anche in Ticino il coordinamento cantonale ha organizzato questo evento che si terrà venerdì 24 maggio a Bellinzona. Esso partirà alle 14:00 da Largo Elvezia e terminerà in piazza governo.

 

Oltre che a richiamare ancora una volta l’attenzione dei politici su questo tema, in questa edizione si darà maggior risalto al mondo finanziario e ai suoi costi ambientali. Soprattutto sarà messo sotto inchiesta il finanziamento da parte delle banche dell’industria dei combustibili fossili, puntando il dito soprattutto contro due banche svizzere presenti nell’elenco delle trenta banche maggiormente contribuenti in questo ambito, UBS e Credit Suisse. Esse sono corresponsabili di emissioni di CO2 22 volte maggiori di quelle dell’intera popolazione svizzera.

 

Viene quindi richiesto alle banche di cessare immediatamente questi investimenti e alla politica di attuare provvedimenti per promuovere questo cambiamento.

 

Non dubitando dell’affluenza di molti studenti delle scuole superiori, il movimento fa appello a tutta la popolazione. Si è notato con piacere un interessamento da parte delle persone, con la nascita di gruppi di sostegno o con l’avvicinarsi di gruppi già esistenti. Questo è un movimento che sta crescendo e che non deve fermarsi, perché altrimenti saranno i cambiamenti climatici a crescere.

 

È necessario quindi scendere in piazza! Tutti coloro che hanno sensibilità a questo tema devono mostrarsi, giovani e meno giovani, in nome della responsabilità verso il futuro delle future generazioni.